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Lunedì, 29 Aprile 2024
Città Napoli

Auto sperimentale esplode in tangenziale: muore dopo 4 giorni la ricercatrice

La scienziata del Cnr non ce l'ha fatta, mentre resta in gravi condizioni il tirocinante. Sequestrato il veicolo gemello

Maria Vittoria Prati: chi era la donna morta nell'auto esplosa in mezzo alla tangenziale

È morta oggi, lunedì 26 giugno, Maria Vittoria Prati, la 66enne ricercatrice del Cnr che guidava l'auto esplosa mentre percorreva la Tangenziale di Napoli lo scorso venerdì 23 giugno. La donna aveva riportato gravi ustioni su tutto il corpo ed è deceduta dopo quattro giorni di ricovero nel Centro Grandi ustioni dell'ospedale Cardarelli, dove era stata immediatamente trasportata dopo l'incidente. Resta ricoverato in gravi condizioni Fulvio Filace, 25enne studente dell'Università Federico II e tirocinante al Cnr, anche lui nell'auto realizzata nell'ambito di un progetto sperimentale per la conversione delle auto convenzionali in veicoli ibridi-solari. 

Che cosa è successo all'auto esplosa nella tangenziale di Napoli

Come riporta NapoliToday, l'auto prototipo in questione era una Polo Wolkswagen SaveLife. La ricercatrice, morta dopo quattro giorni di agonia, era arrivata all'ospedale Cardarelli con il 90 per cento di ustioni sul corpo. A confermare il decesso è il professor Romolo Villani, primario del reparto Grandi ustionati del Cardarelli.

"Purtroppo sì, non ce l'ha fatta", ha detto a NapoliToday Villani. Il professore ha anche parlato delle condizioni del giovane Fulvio Filace. Il 25enne, laureando in Ingegneria Meccanica, che si trovava a bordo dello stesso veicolo. Le sue condizioni restano gravissime "ma - spiega Villani - presenta meno ustioni, può combattere ancora e noi combatteremo con lui, perché il nostro scopo è salvare quante più vite è possibile".

Sulla vicenda, .la Procura ha ascoltato un dirigente del Cnr e disposto il sequestro di una vettura gemella a quella andata distrutta, una Volkswagen Polo Tdi: anche questo prototipo viene utilizzato nell'ambito di un progetto denominato "Life-Save" per testare la possibilità di abbinare un motore elettrico con batterie alimentate da pannelli solari a vetture dotate di un propulsore termico con l'obiettivo di ridurre le emissioni nell'ambiente.

La potente esplosione, che solo per fortuna non ha coinvolto altre auto, sarebbe stata favorita delle bombole il cui contenuto, al momento, ancora non si conosce. A chiarire ogni elemento sarà una relazione dei vigili del fuoco.

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