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Venerdì, 26 Aprile 2024
Napoli

Il rider picchiato e rapinato e la gara di solidarietà per ricomprargli il motorino

Il 52enne è stato aggredito da sei persone a Calata Capodichino a Napoli. Poi ha continuato a lavorare

"L'aggressione al rider avvenuta a Napoli è una pagina indegna e criminale in un momento così terribile. Evidenzia la precarietà di un lavoro non di rado espletato senza adeguate garanzie; la violenza di una banda di criminali che agisce indisturbata senza che nessuno intervenga; la desertificazione dei territori dovuta ad una pandemia che sta piegando le nostre città". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato quanto avvenuto nel capoluogo campano. Un rider napoletano di 52 anni è stato aggredito nella notte tra il primo e il 2 gennaio a Calata Capodichino da sei ragazzi che, a bordo di due motorini, lo hanno picchiato per sottrargli lo scooter con il quale stava effettuando le consegne.

Il rider picchiato e rapinato a Napoli ha 52 anni

L’episodio è stato ripreso in un video da un residente e diffuso sui social dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che scrive: "Ho ricevuto un video sconvolgente su un'aggressione a un rider che sarebbe avvenuta intorno alle 20:30 a Calata Capodichino a Napoli. Lo abbiamo subito girato alle forze dell'ordine". La vittima, di nome Gianni, sposato e con due figli, aveva perso il lavoro poco tempo fa dopo aver lavorato in una catena commerciale. "Chi è vittima di una tale barbarie va aiutato dalla parte sana della città", è l'appello lanciato da Borrelli.

L'appello è stato subito accolto da diversi cittadini, che hanno fatto partire una gara di solidarietà sia per una raccolta fondi per consentirgli di comprare un nuovo scooter, sia per offrirgli un posto di lavoro più adatto a un cinquantaduenne. "Sulla mia pagina Facebook - dice Borrelli - ci sono già tante dimostrazioni di solidarietà concreta, tra cui quella di un calciatore che ha offerto 2.500 euro (si tratta di Mohamed Fares, giocatore algerino della Lazio, ndr). Ci sono diversi imprenditori napoletani che, malgrado il periodo di crisi, hanno offerto posti di lavoro", fa sapere.

Il rider ha continuato a lavorare dopo la rapina (con l'auto della figlia)

Nonostante la brutale aggressione, Gianni, sottolinea Borrelli, pur di non perdere il posto di lavoro ha continuato anche il giorno successivo a fare le consegne utilizzando l'auto dopo la perdita dello scooter, che era della figlia. "Diversi rider mi hanno fatto sapere che spesso vengono aggrediti al fine di sottrarre loro gli incassi. In ogni caso i protagonisti dell'aggressione a Calata Capodichino sono dei vigliacchi - conclude Borrelli - si sono accaniti in sei contro un 50enne".

È intanto caccia ai criminali grazie al video girato da un residente di Calata Capodichino. Il noto speaker radiofonico Gianni Simioli è riuscito ieri sera a contattare il rider, che ha così risposto dopo essere stato rintracciato: "Non vogliamo dirvi molto, solo che abbiamo appena ascoltato un messaggio che il nostro amico (ormai lo è) ci ha inviato in privato. Sapete cosa dice ? Che ci ringrazia, ma che al momento non può rispondere perché dopo lo “stop” per la rapina subita ha ripreso a lavorare per completare il giro di consegne con un'auto. Insomma, avete capito bene: sta proprio continuando a lavorare! Applausi e rispetto per questo disoccupato, che non può stare senza fare niente aspettando che arrivi un lavoro (parole sue)".

"Solidarietà al rider picchiato e derubato dello scooter a Calata Capodichino (Napoli) mentre svolgeva il suo lavoro. Quella ripresa da alcuni residenti è un'aggressione brutale, su cui mi auguro che le forze dell'ordine facciano luce al più presto, assicurando i colpevoli alla giustizia", scrive su Facebook la ministra per il Lavoro, Nunzia Catalfo.

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