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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il punto sulle indagini / Paesi Bassi

Alessio Giannaccari trovato morto ad Amsterdam: il mistero del cellulare (e della sim)

La scheda sarebbe stata rinvenuta accanto al corpo, ma lo smartphone non si trova. Il giovane, originario del Salento, era partito per fare un'esperienza all'estero e da qualche settimana aveva trovato lavoro come cameriere. Disposta l'autopsia sul cadavere

La sim c'è, ma il telefono non si trova. Proseguono gli accertamenti sulla morte di Alessio Giannaccari, il ragazzo leccese di 20 anni scomparso sabato 16 marzo ad Amsterdam, dove lavorava come cameriere, e ritrovato senza vita qualche giorno dopo, martedì, vicino ai binari della stazione metro Holendrecht, alla periferia sud est della capitale dei Paesi Bassi. 

Come sia morto il giovane nessuno al momento sa dirlo: tra le ipotesi c'è quella di un incidente ferroviario o di una rapina sfociata nel sangue. Non si può escludere a priori neanche un gesto estremo, per quanto chi lo conosceva non crede a quest'ultima ipotesi. Alessio, ha raccontato un amico di famiglia, "era un ragazzo solare, meraviglioso" e proprio nell'ultimo periodo "aveva detto che voleva tornare a Lecce per organizzare una festa con tutti gli amici d'infanzia". Il mistero dunque si infittisce. 

Alessio Giannaccari: cosa sappiamo sul caso del ragazzo morto ad Amsterdam

Il giovane si era trasferito ad Amsterdam all'inizio del 2024 dopo essersi diplomato al liceo scientifico. Voleva fare un'esperienza all'estero, nel settore della ristorazione, come tanti suoi coetanei. Nel settore del food, del resto, lavora anche il padre, titolare di un noto pastificio in Salento. Da circa un mese il 20enne aveva trovato anche lavoro. Come cameriere in un ristorante. Poi, una settimana fa, la famiglia è piombata nell'incubo. Alessio ha iniziato a non rispondere più al telefono. E qualche giorno dopo è arrivata la notizia del ritrovamento del corpo. In realtà, manca ancora l'esito dell'esame del Dna, chiesto dalle autorità olandesi per fugare ogni dubbio sul fatto che il cadavere sia proprio quello del giovane. 

Quello del cellulare resta uno dei misteri della vicenda. Secondo l'Ansa la sim, intestata al padre del giovane, sarebbe stata trovata vicino al ragazzo. Ma della smartphone nessuna traccia. Nonostante la polizia olandese abbia setacciato le zone circostanti del punto del rinvenimento del cadavere e poi l'abitazione del giovane salentino. Qualcuno lo ha rubato per poi estrarre la sim e lasciarla accanto al giovane agonizzante? È solo un'ipotesi. Le indagini vanno avanti. Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti, da parte degli inquirenti dei Paesi Bassi, tra i quali anche l'esame autoptico e gli esami tossicologici. La salma è tuttora a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

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