Stalking, pugno duro: sì a braccialetto elettronico e intercettazioni
Le Commissioni di Giustizia e Affari Costituzionali alla Camera hanno votato a larga maggioranza un emendamento Pd al ddl sul femminicidio che prevede l'utilizzo dei braccialetti elettronici per gli stalker. Ok anche alle intercettazioni
ROMA - La questione è di fondamentale importanza e il governo sta provando a porvi rimedio al più presto. Un altro segnale, in questo senso, è arrivato nella serata di ieri quando le Commissioni di Giustizia e Affari Costituzionali alla Camera hanno approvato un emendamento del Pd, al decreto sul femminicidio, che introduce l'utilizzo del braccialetto elettronico per tenere lontani gli stalker dalle vittime.
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L'emendamento, che mirava anche a consentire l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche per il reato di stalking, è stato approvato a larga maggioranza.
Nello specifico, il testo votato estende l'applicazione del codice 275 bis di procedura penale ai reati di stalking. Il giudice quindi può disporre, per chi sia stato allontanato dalla casa familiare per stalking o maltrattamenti, e previo consenso dell'imputato, il "controllo mediante mezzi elettronici o altri strumenti tecnici", che al momento coincidono appunto con il braccialetto elettronico.
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Il decreto è diventato più severo anche sotto altri aspetti, perché è stata introdotta l'irrevocabilità della querela per stalking in caso di minacce gravi e un'aggravante per i reati di violenza commessi ai danni o in presenza di minori o donne incinte. Invece è escluso, per il momento, l'allontanamento da casa per le lesioni lievi.
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Giù fissato il calendario con il decreto, accompagnato dal nuovo emendamento, che approderà in Aula mercoledì per il voto.
