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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, le ultime sul focolaio veneto: "Morto il contatto zero serbo, italiani in auto senza mascherine"

Sarà presentata oggi alla Procura di Vicenza una segnalazione al fine di valutare se vi siano eventuali elementi di indagine o profili di colpevolezza da parte dell'imprenditore vicentino che, pur essendo consapevole della propria positività al coronavirus, ha ignorato le misure

Il nuovo focolaio veneto sarebbe sotto controllo. Il Veneto non ha ripreso l'onda dei contagi. "Il virus ce lo siamo andati a prendere in Serbia e ce lo siamo portati a casa" ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa. "Stiamo parlando quindi di cinque positivi, di un focolaio, importato dall'estero: positivi che si sono contagiati in Serbia". Zaia ha quindi spiegato che "la sanità veneta ha funzionato perché siamo andati a rintracciare tutti i contatti stretti che hanno portato alle 52 persone in isolamento fiduciario. Non ho mai annunciato restrizioni rispetto alla libertà dei cittadini, né nessun nuovo lockdown, nè tantomeno chiusura di attività. L'ordinanza di lunedì prevederà misure più efficaci per l'isolamento fiduciario per i positivi e per i contatti stretti".

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"E' per questo che ho parlato ieri di Tso, Trattamento sanitario obbligatorio, che non si usa solo per i casi di malati di mente, ma che si può usare anche per l'epidemia, per chi non vuole stare in ospedale se è infetto, e non può andarsene in giro liberamente a infettare altre persone. Del Tso ne ha parlato questa mattina anche con il ministro della Salute Roberto Speranza che mi ha telefonato e che ha concordato che il provvedimento del Tso va utilizzato in casi estremi, perché il piano di sanità pubblica -ha sottolineato Zaia- prevede infatti che chi è infetto non può andarsene in giro tranquillamente".

"Il 'contatto zero', il cittadino serbo che ha infettato i 4 veneti rientrati da quel paese a Vicenza è deceduto" ha detto anche Zaia. I quattro cittadini veneti che sono tornati insieme dalla Serbia con la stessa auto "non avevano addosso la mascherina" ha sottolineato il presidente della Regione Veneto. "Oggi Belgrado, in Serbia, è entrata in lockdown".

Sarà presentata oggi alla Procura di Vicenza una segnalazione per valutare se vi siano eventuali elementi di indagine o profili di colpevolezza da parte dell'imprenditore vicentino che, pur essendo consapevole della propria positività al coronavirus, ha ignorato le misure di contenimento, provocando la diffusione del contagio.

"Il caso dell'imprenditore di Vicenza", che pur sapendo di essere positivo non ha rispettato la quarantena, "è sconcertante" dice all'Adnkronos Salute Giorgio Palù, past president delle Società italiana ed europea di virologia. "Ma dobbiamo anche dire - sottolinea il virologo - che se in questi giorni il valore di Rt (indice di contagio) in Veneto è aumentato, si tratta di un rimbalzo. In questa fase, con pochi casi, non ha molto senso calcolare l'Rt per un periodo così breve, sarebbe utile farlo per periodi più lunghi, specie dove le rianimazioni si svuotano e i nuovi casi si riducono. Più sensato guardare altri parametri, come i casi incidenti, cioè i nuovi positivi giornalieri, e i focolai, appunto". C'è poi la questione dei casi di importazione, "dalla Serbia in Veneto, dal Bangladesh a Roma". La globalizzazione non semplifica la lotta a Covid-19.

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