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Venerdì, 26 Aprile 2024
Roma

Dodici arresti per la guerriglia no Green Pass, fermati i leader di Forza Nuova Castellino e Fiore

Dalla manifestazione di Piazza del Popolo all'assalto alla Cgil: che cosa è successo sabato 9 ottobre a Roma spiegato in breve

Secondo quanto si apprende da fonti di polizia sono state arrestate nel corso della notte 12 persone coinvolte negli scontri di ieri, fra loro i vertici di Forza Nuova, il leader romano Giuliano Castellino e il leader nazionale Roberto Fiore. Castellino era già stato fermato e portato in questura nella serata di ieri.

Chi è Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova arrestato dopo le violenze a Roma

Chi è Giuliano Castellino in prima fila nelle violenze dei no vax 

Secondo quanto resto noto dalla Questura di Roma sono 600 i manifestanti identificati provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto ed Arezzo. Controllati 56 minivan e 5 pullman e numerose moto.

Un bollettino di guerra quello che riguarda i ferti: sono 38 gli appartenenti alle forze dell'ordine rimasti feriti negli scontri di ieri a Roma. Tra questi un dirigente della questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della polizia scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo. Gravissimo inoltre quanto successo all'ospedale Umberto I dove un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione nel pronto soccorso per liberare un uomo ricoverato e in stato di fermo di polizia: quattro i feriti tra operatori sanitari e agenti di polizia.

Sabato di guerriglia a Roma: ecco cosa è successo

È stato un vero e proprio assalto di neofascisti e no-vax quello che si è consumato ieri sabato 9 ottobre alla sede nazionale della Cgil a Roma, a margine di una manifestazione contro l'obbligo di green pass che ha raccolto a Piazza del Popolo oltre 10mila persone. Oggi tutte le sedi del sindacato saranno aperte e un'assemblea è prevista davanti a quella nazionale. Il segretario generale della CGIL Landini parla di "atto di squadrismo fascista" mentre solidarietà al sindacato viene espressa dal capo dello Stato Sergio Mattarella e dal presidente del Consiglio Mario Draghi, così come da buona parte della politica: il segretario del Pd Enrico Letta chiede di sciogliere Forza Nuova che come mostrano numerosi filmati avrebbe guidato le violenze mentre il leader della Lega Matteo Salvini parla di criminali isolati.

Gli investigatori della Digos della Questura di Roma hanno fermato ed identificato numerose persone nei cui riguardi sono in atto valutazioni sulla loro posizione per individuare la loro esatta responsabilità in merito alle violenze perpetrate: al momento il bilancio è di quattro persone arrestate ma sono in corso serrate attività dirette ad individuare altre responsabilità in capo agli altri soggetti fermati, fra i quali vi è anche il leader di Forza Nuova Castellino, come è noto sorvegliato speciale che ha violato numerose prescrizioni.  

L'assalto alla Cgil e le cariche su via del Corso 

Il Sabato di altissima tensione nel centro di Roma è iniziato a Piazza del Popolo dove i no green pass si sono riversati in massa per l'ultima manifestazione prima dell'obbligo di certificato verde sui luoghi di lavoro. Diverse le sigle presenti dell'universo no-mask, no-pass, no-vax: tra i tanti i gruppi "Basta dittatura sanitaria", "No green pass", e i ristoratori di "Io apro!. Con loro anche e soprattutto Forza Nuova, con Roberto Fiore e il leader romano Giuliano Castellino a fare da capo popolo: "Ci prendiamo Roma" urla dal palco. È la manifestazione no green pass più partecipata di queste settimane. Dopo una serie di interventi il sit in, autorizzato, si trasforma in corteo. Anzi, in cortei. Il primo esce dal lato di piazzale Flaminio, il secondo ha puntato i palazzi del potere dall'altro lato. 

L'evento simbolicamente più forte è sicuramente stato l'assalto alla sede della Cgil. Un gruppo di No green pass e neofascisti ha puntato, risalendo da via Veneto, prima Porta Pinciana, poi si è diretto alla sede della Cgil. Qui è partito l'assalto alla sede, con il portone sfondato da una cinquantina di esagitati, poi entrati all'interno come mostrano le immagini pubblicate in diretta dai ristoratori di Io Apro.

sede cgil roma danni-2

Poi l'intervento delle forze dell'ordine che cercano di riconquistare la posizione allontanando i facinorosi. A frapporsi a loro anche chi cerca di riportare i manifestanti ad un atteggiamento pacifico.

Nel frattempo il grosso del corteo ha puntato Palazzo Chigi e Montecitorio. La Polizia si è messa a difesa di Palazzo Chigi. Molti manifestanti sono arrivati a pochi metri dal cordone di poliziotti, con le mani alzate a dimostrare l'intento pacifico della protesta. Una manifestante con una ferita alla testa si è avvicinata alla polizia in presidio a largo Chigi per mostrare il sangue sul volto. Ad avvicinarsi alle forze dell'ordine anche il leader romano di Forza Nuova, Giuliano Castellino, in protesta per il blocco del corteo. Un altro manifestante si è invece inginocchiato per strada. 

Il corteo è stato respinto e disperso a via del Tritone, altezza largo Chigi, da una prolungata carica della Polizia seguita da applausi di scherno dei manifestanti. La Polizia è di nuovo arretrata a protezione dei palazzi istituzionali, spinta anche dalla pressione dei manifestanti che hanno proseguito nella protesta: "Non facciamoci dividere". 

Corteo che quando sembrava affievolirsi ha ripreso vigore a largo Chigi, zona sgomberata pochi minuti prima dalle cariche della Polizia. Proprio qui sono poi scoppiati nuovi scontri, un manifestante è stato bloccato dopo esser venuto a contatto con due agenti mentre altri hanno risposto alla carica di alleggerimento con lancio di bottiglie. 

Scontri No Green Pass Roma 9 ottobre 2021 (foto Ansa Giuseppe Lami)-2

Alle 21 la decisione delle forze dell'ordine di ricacciare i manifestanti verso piazza del Popolo. E ancora scontri, con lancio di lacrimogeni e idranti. Idranti usati anche per ricacciare ulteriormentei manifestanti che, lungo via del Corso, avevano nel frattempo organizzato una sorta di barricata, spazzata via dalla forza del getto dell'acqua. 

Alle 22 gli ultimi manifestanti, lanciati gli ultimi insulti a giornalisti e poliziotti, hanno lasciato via del Corso. 

La CGIL ha indetto una manifestazione nazionale Sabato 16 ottobre 

Anche a Milano scontri con la polizia: i no green pass vogliono occupare la Stazione Centrale 

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