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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca / Italia

La Sardegna brucia: 48 ore di incendi

Due giorni di paura per gli isolani in balia di fuoco e fiamme: paesi evacuati e diversi feriti. Ripartono allora le polemiche sui tagli per i mezzi di soccorso

Con l'estate, il caldo torrido e il vento forte la Serdegna è in costante pericolo d'incendi. 48 ore da incubo quelle passate dagli isolani: 8mila ettari di bosco, macchia e pascoli sono andati in fumo, numerose case evacuate e non mancano all'appello nemmeno alcuni feriti, uno dei quali, un allevatore 52enne di Gallura, gravemente ferito. Al momento le sue condizioni sarebbero ancora molto gravi: ricoverato in coma farmacologico al Ss. Annunziata di Sassari, riporterebbe ustioni gravi sul 70% del corpo. Il pastore è stato avvolto dalle fiamme mentre cercava di far uscire le sue 15 vacche dal recinto circondato dal fuoco.

Il bilancio ad oggi, venerdì 9 agosto, dunque è pesante: le fiamme hanno costretto a evacuare mezzo paese e una colonia penale. Tra le zone più colpite Nurallao, Isili, Ghilarza, Paulilatino e Sinnai, senza contare gli altri 12 roghi in tutta l'isola. Non smettono un minuto di lavorare i soccorsi: all'alba infatti volontari, protezione civile, vigili del fuoco, forestali hanno iniziato le operazioni di bonifica nelle parti di territorio devastato dalle fiamme, ma l'allerta rimane alta anche per le prossime ore, soprattutto perché al rialzo atteso delle temperature si accompagna l'arrivo del maestrale che già stamattina soffiava a 55 chilometri orari.

LA POLEMICA: "MANCANO I CANADAIR"

E parallelamente alla disgrazia, ripartono anche le polemiche: soccorsi insufficienti, pochi Canadair e gli animi si infiammano. Fanno discutere ancora allora i tagli che hanno ridotto la dotazione regionale di mezzi antincendio. I Canadair intervenuti ieri in Sardegna provenivano infatti da Ciampino, dalla Sicilia e dalla Liguria.

COMPRIAMO GLI F-35 MA NON ABBIAMO AEREI PER SPEGNERE GLI INCENDI

"Ora il governo, se ce ne fosse ancora bisogno, sa di che aerei c'è bisogno", ha detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. "Rinunciando all'acquisto di un F35 - ha detto Mauro Pili (Pdl) - si potevano comprare 8 Canadair". "Vorrei sapere - dice invece il deputato di Sel Michele Piras - da chi ha sostenuto il governo Monti e poi l'attuale governo, quando chiederanno scusa ai sardi per il danno che hanno procurato sottraendo risorse e mezzi, riducendo la flotta dei Canadair, lasciando la strada spianata e le vite delle persone esposte ai delinquenti ed alla devastazione del territorio".

Ad alimentare il malcontento anche le dichiarazioni del sindaco della città di Laconi, che sostiene di esser stato abbandonato dai soccorsi: "Senza aiuti per sei ore".  La giornata di ieri è stata drammatica per Laconi: "Ieri mattina sono andati via gli aerei senza avvertici, ci hanno lasciato scoperti dalle 10 e per quasi sei ore siamo rimasti senza nulla - accusa il sindaco -. Alle 16:30 quando la situazione stava precipitando sono stato costretto ad alzare i toni. Ho chiamato chiunque […] Alla fine sono arrivati cinque elicotteri e tre canadair. Intorno alle 20 siamo riusciti a bloccare il fuoco nel costone più alto creando uno sbarramento tra il parco, le pinete ed il paese, ed è stata una scelta vincente, la nostra salvezza".

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