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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'inchiesta

Luca Morisi: il "festino" in cascina e l'arrivo dei carabinieri

L'ex responsabile della comunicazione social della Lega è finito nei guai. Salvini: "È una gran brava persona"

Luca Morisi, ex guru della comunicazione social della Lega, risulta indagato dalla procura di Verona per cessione e detenzione di stupefacenti, in una vicenda che presenta ancora molti punti oscuri. "Non ho commesso alcun reato - ha fatto sapere il diretto interessato - ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo". Appena pochi giorni fa Luca Morisi aveva lasciato il ruolo di social media manager del leader della Lega, motivando la decisione con la "necessità di staccare per un po' di tempo per questioni famigliari".

Come è partita l'inchiesta su Luca Morisi

L'inchiesta sarebbe partita a metà agosto. Nella cascina di Morisi a Belfiore, in provincia di Verona, si sarebbe tenuto un "festino" con alcuni ragazzi di cittadinanza romena, forse conosciuti sul web e controllati dai carabinieri. "Non sappiamo i dettagli del rapporto di Morisi con queste due persone, ma si tratta di una frequentazione assolutamente saltuaria", hanno detto gli investigatori. All'uscita dalla cascina, dopo alcune ore, i carabinieri avrebbero fermato i ragazzi, ispezionato la loro auto e trovato un quantitativo di droga. Sarebbe stato Morisi, secondo il loro racconto, a dargliela.

E sarebbero stati i vicini di casa, probabilmente disturbati dai rumori notturni, a chiamare i carabinieri. Dopo una perquisizione scattata nella casa di Morisi, i carabinieri avrebbero trovato una piccola quantità di cocaina (meno di due grammi) subito definita per uso personale e quindi considerata un illecito amministrativo. Una vicenda, ha confermato il procuratore della Repubblica di Verona Angela Barbaglio, che risale ad alcune settimane fa, intorno a Ferragosto, nell'ambito di un controllo dei carabinieri di San Bonifacio.

"A un'auto con tre ragazzi a bordo è stato trovato un flacone con del liquido che a detta degli stessi ragazzi era una sostanza stupefacente, data loro da Luca Morisi. Sulla natura di questa presunta sostanza stupefacente siamo in attesa del risultato delle analisi di laboratorio dei carabinieri, e per questo motivo Morisi è stato iscritto nel registro degli indagati per supposta cessione di sostanza stupefacente", ha spiegato Barbaglio, la quale ha riferito inoltre che "i carabinieri hanno svolto una perquisizione del domicilio di Morisi a Belfiore d'Adige, dove hanno trovato una piccola quantità di cocaina per uso personale, e questa detenzione configura solo un illecito amministrativo e non penale".

Salvini: "Schifezza mediatica, Luca Morisi è una gran brava persona"

Morisi non è stato ancora sentito dal pm titolare dell’indagine, mentre sono arrivate le parole di Salvini in difesa del suo ex collaboratore. "Sono dispiaciuto della schifezza mediatica che condanna le persone prima che sia un tribunale a farlo - ha detto il leader della Lega -. Non conosco la vicenda. Luca è una gran brava persona. Se uscirà, come sono convinto, che non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità?". "In un Paese civile prima di condannare qualcuno - ha proseguito il segretario del Carroccio - si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso. E faccio un esempio. Per mesi le prime pagine dei giornali hanno parlato dei fondi russi, Salvini ha preso i soldi dalla Russia, scandali, inchieste intercettazioni. E il risultato dopo anni di infamie: zero".

"Se tutti attaccano solo la Lega - ha aggiunto - siamo gli unici che danno veramente fastidio a un sistema che vorrebbe portare indietro l'Italia. Se Luca ha sbagliato nella sua vita privata sono il primo a dirgli 'ma che diamine hai fatto? ma perché? Però è una vicenda privata. Io non mi sono mai permesso di commentare le vicende del figlio di Grillo o degli amici di Conte o di qualche altro politico di sinistra. Io mi fermo davanti all'uscio di casa", ha concluso.

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