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Sabato, 27 Aprile 2024
Maltempo / Ancona

Bomba d'acqua nelle Marche: almeno 9 morti. Oggi allerta arancione su Lazio e Campania

Sono caduti 420 millimetri in due ore, la metà di quello che piove in un anno. Ci sono anche dispersi. Ondata di piena del fiume Misa a Senigallia. Tutti gli aggiornamenti in diretta

Le forti piogge che hanno colpito il Centro Italia, e in particolare le Marche, hanno provocato almeno 9 vittime. A comunicare un primo bilancio di quattro morti nella notte è stato il dipartimento della Protezione Civile dopo una verifica con le autorità locali. Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente: a metà mattina è salito a otto morti e quattro dispersi ( tra cui due bimbi). Poi il bilancio è saito ancora. Cinquanta i feriti trasportati negli ospedali della regione. Centinaia gli sfollati.

Le vittime nei comuni dell’hinterland di Senigallia, a Ostra, a Trecastelli, a Barbara, a Bettolelle, dove i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo di un uomo che è stato travolto dall'acqua mentre era a bordo della sua auto. I violenti nubifragi nella serata e nella notte hanno colpito in particolare le province di Ancona e Pesaro Urbino.

Considerata la gravità della situazione, il Consiglio dei ministri - riunito per l'esame del decreto Aiuti ter - ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche.

Alluvione nelle Marche, papà e figlio morti insieme nel loro garage

Alluvione-lampo nelle Marche: morti e dispersi

Sono quatro dunque i dispersi nell'alluvione-lampo, e tra questi c'è anche un bambino di otto anni. La madre è stata salvata a Castelleone di Suasa dai vigili del fuoco. La donna era in auto quando è stata travolta dalla piena del fiume, scesa dalla vettura con il figlio entrambi sono stati travolti dall'acqua. I vigili del fuoco l'hanno rintracciata aggrappata al tronco di un albero. Altri dispersi si cercano nella zona di Barbara.

In questo nuovo episodio meteorologico estremo dell'estate 2022, durante la quale un lungo periodo di siccità è stato spezzato in alcune fasi da fenomeni meteorologici inusuali, sono caduti oltre 400 ml d'acqua in pochi minuti, causando anche frane, caduta d'alberi e interruzioni alla viabilità su tutta la regione. Venerdì mattina ha smesso di piovere, e si contano i danni.

"420 millimetri in due ore, la metà di quello che piove in un anno"

Si sono abbattuti "400 millimetri di pioggia in due, tre ore", ha detto il responsabile delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile, Luigi d'Angelo, che sta seguendo dalla sala operativa l'evolversi della situazione. "È stato un evento estremamente intenso - ha sottolineato -, tutte le forze sono in campo e al lavoro". Probabilmente, ha aggiunto, "il caldo di questi giorni, scontrandosi con con una cella di aria fredda, ha determinato dei fenomeni così violenti".

"Dal punto di vista dell'emergenza nell'entroterra - ha spiegato nella notte Stefano Stefoni, direttore Protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche - è ormai terminato l'evento meteorologico. In tarda serata tutta l'acqua caduta nell'entroterra è arrivata al mare tramite i fiumi. Ci sono ancora persone isolate, che stiamo recuperando. Non ci sono situazioni di pericolo per la popolazione ma di danni ce ne sono: il comune di Cantiano è isolato così come un paio di case di riposo. Sono caduti circa 420 millimetri di pioggia in due o tre ore, la metà di quello che piove in un anno nella Regione", ha quindi sottolineato Stefoni.

"E' una situazione apocalittica, una cosa che in tanti anni non ho mai visto", ha detto Carlo Manfredi, sindaco di Castellone di Suasa, centro in provincia di Ancona. "Piante e alberi trasportati come fuscelli".

Case allagate e fiumi in piena

Molte case si sono allagate fino al primo piano, strade come torrenti e fiumi in piena che minacciano anche i comuni costieri. Il maltempo torna a fare paura nelle Marche, con una persona che risulta al momento dispersa nella zona di Senigallia. Le immagini dei condomini allagati e delle auto trascinate dall'acqua stanno facendo il giro di social e web. Ondata di piena del fiume Misa a Senigallia, già colpita dall'alluvione nel 2014 quando le vittime furono quattro

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Appello social del Comune che invita i cittadini di tenersi lontano dagli argini e di rimanere in casa, portandosi ai piani alti.

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Il fiume a Senigallia è tornato alla normalità, ma ulteriori aree si sono allagate. "Combattiamo da stanotte, è stata una notte difficile e stamattina la situazione è peggiorata perché altre zone si sono allagate. Il fiume è tornato alla normalità, ma ulteriori aree si sono allagate e principalmente i piani bassi". A parlare è Massimo Olivetti, sindaco di Senigallia. 

La situazione più preoccupante, al momento, è dunque quella delle Marche. A causare i maggiori danni è stata una bomba d'acqua che si è abbattuta nella zona di Cantiano, trasformando le strade in veri torrenti e causando lo straripamento di diversi fiumi, tra cui il Burano. "L'acqua ha invaso le vie centrali del paese - l'appello del sindaco -. Diverse zone sono già sommerse. La viabilità comunale è interrotta in diversi tratti. Chiusa la statale direzione Gubbio. Invitiamo la cittadinanza a mantenere la calma ed evitare situazioni di rischio". A Pergola, sempre in provincia di Pesaro Urbino, una famiglia si è rifugiata all'ultimo piano di una casa e ha chiesto aiuto.

Disagi anche sulle strade, con il casello di Senigallia sull'A14 chiuso al traffico in vista dell'ondata di piena del Misa che starebbe arrivando nel centro abitato. Tutte le arterie principali e i ponti della città sono chiusi al traffico. Il maltempo ha provocato situazioni critiche a Serra de' Conti, Barbara, Corinaldo, dove il fiume Nevola è esondato in zona Burello, e a Ostra, nella frazione di Pianello, dove è esondato il Misa in più punti, trasformando le strade in torrenti che trascinano via le auto. Nell'entroterra di Senigallia, come riferito anche dalla Protezione Civile, ci sarebbe anche un morto, deceduto però molto probabilmente per un malore.

"Le condizioni meteo stanno migliorando - spiega il direttore della Protezione civile della Regione Marche, Stefano Stefoni -, ma la situazione a Senigallia resta critica per la piena del Misa". "Sto seguendo dalla sala della Protezione Civile regionale, insieme a tutte le altre autorità, l'evolversi della gravissima crisi meteorologica che si è abbattuta sulla nostra regione e l'azione di soccorso di tutti gli operatori - spiega il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli - Sono momenti di estrema apprensione".

Allerta meteo e situazione difficile anche in Toscana. Piogge e temporali nelle scorse ore hanno provocato disagi e problemi anche nella zona dell'Aretino, dove una quarantina di famiglie sono rimaste senza luce e acqua. Ottantotto millimetri di acqua caduti in breve tempo hanno provocato allagamenti a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. Nella zona di Santa Cristina ha strappato anche il torrente Bigurro, con conseguenti allagamenti. I vigili del fuoco di Arezzo sono intervenuti per liberare dall'acqua gli scantinati. Un agriturismo e una casa sono isolati.

"Tante persone si sono rifugiate sugli alberi o sui tetti delle macchine per salvarsi"

"Tante persone si sono rifugiate sugli alberi o sui tetti delle macchine per salvarsi dal nubifragio. In tre ore sono caduti 420 millimetri d'acqua". Così l'assessore alla Sanità delle Marche, Filippo Saltamartini, su Radio Capital. "Le provincia di Ancona è quella più colpita: il deflusso irregolare dell'acqua verso il mare, frane, strade interrotte, le ambulanze che fanno fatica a muoversi. L'allerta meteo era soltanto gialla? Purtroppo ci sono meccanismi automatici. Ma non è questo il momento di affrontare un simile argomento: noi ora stiamo cercando di salvare i dispersi e di curare tutti. Poi parleremo delle eventuali responsabilità", ha concluso.

Bollettini sotto accusa

Dopo l'alluvione nelle Marche che nella notte ha causato 9 vittime e 4 dispersi, finiscono sul banco degli imputati i bollettini di allerta di Protezione civile nei quali secondo diversi sindaci non sarebbero state riportate informazioni corrette sugli eventi climatici previsti, che poi si sono dimostrati particolarmente estremi. "É avvenuto tutto in poco tempo e senza alcuna allerta particolare", ha detto il sindaco di Cantiano Alessandro Piccini. Secondo il Bollettino di criticità idrogeologica e idraulica regionale pubblicato ieri alle ore 13:00 dalla Regione Marche - e disponibile sul sito della Regione - per ieri non era prevista nessuna criticità idraulica nè idrogeologica (allerta verde "assente"), mentre per i temporali era prevista un'allerta gialla "ordinaria" nelle zone 1 e 3 della Regione, nelle zone interne delle province di Pesaro-Urbino e di Ancona. Per oggi invece nessuna criticità per le tre categorie previste, idraulica, idrogeologica e temporali.

Gli avvisi di condizioni meteorologiche avverse emessi, tra mercoledì e ieri, dalla Protezione civile nazionale (che ricorda sempre come "spetta alle Regioni coinvolte l`attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati"), prevedevano per giovedì "allerta arancione su gran parte di Toscana e Umbria" e "valutata allerta gialla su Lazio, Molise, gran parte di Abruzzo e parte di Lombardia, Toscana, Liguria, Umbria, Marche e Friuli Venezia Giulia"; per oggi "allerta arancione su parte di Lazio e Campania" e "valutata allerta gialla su gran parte del Veneto, su alcuni settori di Friuli Venezia Giulia, Molise e sul restante territorio di Lazio e Campania".

Le previsioni per oggi: allerta arancione

Oggi il maltempo tornerà a colpire anche Lazio e Campania, mentre in Friuli Venezia Giulia sarà allerta gialla. Una profonda saccatura centrata sul Nord Europa, con asse esteso fin verso le isole Baleari, determina intense correnti umide sud-occidentali in quota che porteano condizioni di spiccata instabilità sul nostro Paese, in particolare sulle regioni centro-settentrionali, con rovesci e temporali localmente di forte intensità, specie sui settori tirrenici e dal pomeriggio di domani sul Nord-Est. 

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende il precedente. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche. L’avviso prevede dalla sera di giovedì 15 settembre, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Campania. Dalle prime ore di oggi, venerdì 16 settembre, si prevede inoltre il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul Lazio, specie sui settori meridionali. Dal pomeriggio-sera di oggi, infine, sono previste precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Friuli Venezia Giulia e Veneto. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.  Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, venerdì 16 settembre, allerta arancione su parte di Lazio e Campania. Valutata inoltre allerta gialla su gran parte del Veneto, su alcuni settori di Friuli Venezia Giulia, Molise e sul restante territorio di Lazio e Campania.  

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