Non versa l'Iva per pagare lo stipendio ai suoi dipendenti: il giudice lo assolve
"Non potevo abbandonarli", ha detto l'imprenditore, che si è presentato spontaneamente dal giudice per raccontare perché nel 2011, strozzato dalla crisi, decise di non pagare 700mila euro di Iva pur di continuare a stipendiare i dipendenti
Pur di continuare a pagare gli stipendi dei suoi dipendenti, il titolare di un'impresa di infissi del Casentino ha deciso di non pagere l'Iva. Finito a processo per aver evaso in questo modo 700mila euro di imposta sul valore aggiunto, l'imprenditore è stato assolto dal giudice del tribunale di Arezzo per mancanza di dolo.
L'uomo rischiava una pena dai sei mesi ai due anni di reclusione, come ricorda il quotidiano La Nazione, e in caso di condanna il giudice avrebbe dovuto disporre la confisca per equivalente, ossia lo Stato avrebbe confiscato ogni bene per un valore corrispondente a quello dell'Iva evasa.
"Non avrei mai potuto abbandonarli. Sarebbe stato come abbandonare i miei figli", ha detto l'imprenditore. L'azienda era attiva da quarant'anni, poi nel 2001 è arrivata la crisi del settore. Con la liquidità rimasta, l'imprenditore decise quindi pagare i dipendenti e non l'Agenzia delle Entrate e si presentò spontaneamente al giudice.
"Limitandosi solo a considerare il mancato pagamento dell’Iva, l’imputato non poteva che essere considerato colpevole, ma allargando l’analisi nel caso in questione è stato dimostrato come l’imputato abbia cercato fino in fondo di salvare la sua azienda ed i posti di lavoro", ha spiegato l’avvocato Osvaldo Fratini nella sua arringa.
