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Lunedì, 29 Aprile 2024
La sentenza / Palermo

Piera Napoli uccisa con decine di coltellate "per gelosia": ergastolo per il marito

Deciso il carcere a vita per Salvatore Baglione. La vittima, cantante neomelodica di 33 anni e madre di tre figli, fu assassinata il 7 febbraio dell'anno scorso nella casa che condivideva con l'imputato

"Mi tradiva da qualche mese e stamattina mi ha detto di non amarmi più... Ho perso la testa per gelosia, l'ho accoltellata mentre era sul water", così confessò Salvatore Baglione il 7 febbraio dell'anno scorso, poche ore dopo aver ucciso la moglie, nonché madre dei loro tre figli, Piera Napoli, cantante neomelodica palermitana di appena 33 anni. Oggi la prima sezione della Corte d'Assise ha deciso di condannare l'uomo all'ergastolo, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio.

La Corte, presieduta da Sergio Gulotta, ha così accolto le richieste della Procura - che aveva invocato la massima pena - e anche della famiglia della vittima, che si è costituita parte civile attraverso gli avvocati Massimiliano Ficarra, Francesca Legnazzi e Silvana Laura Terrasi. Tra le pene accessorie è stata dichiarata anche la decadenza della responsabilità genitoriale per Baglione. Inoltre, i giudici hanno riconosciuto,a titolo di risarcimento del danno, provvisionali per 450 mila euro in tutto ai tre figli della coppia, 200 mila euro ai genitori della vittima, 40 mila euro a ciascuna alle sue due sorelle, nonché 5 mila euro a ognuna delle 4 associazioni impegnate nella lotta alla violenza contro le donne, anch'esse costituite.

Non è passata quindi la tesi del "raptus" e della presunta incapacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del delitto, sostenuta - anche con una consulenza di parte - dalla sua difesa. La lucidità di Baglione è stata invece accertata non solo da una consulenza del pm (l'inchiesta dei carabinieri era stata coordinata dal sostituto Federica Paiola oggi in servizio a Genova), ma anche da una perizia disposta dalla stessa Corte d'Assise.

La difesa: "Non era lucido mentre l'accoltellava"

L'omicidio di Piera Napoli avvenne nella casa di via Vanvitelli, nella zona di Cruillas, dove viveva col marito. Il rapporto, come è emerso dalle indagini, era in crisi. In particolare Baglione si sarebbe convinto che la moglie lo tradisse e la mattina del 7 febbraio, al culmine di una lite, le sferrò decine di coltellate e la uccise. Qualche minuto dopo pubblicò alcuni post su Facebook, tra cui uno con una foto di Robert De Niro e una frase sul "rispetto", poi aveva ripulito il coltello, si era lavato, aveva preparato una valigia con tutto l'occorrente per andare - a suo dire - in carcere e si era anche preoccupato di allontanare i figli perché non assistessero al massacro della madre. Da qui, per l'accusa, la sussistenza non solo della premeditazione, ma anche la prova che Baglione fosse perfettamente in grado di intendere e di volere.

L'uomo andò poi dai carabinieri dove confessò il delitto. La moglie quella mattina gli avrebbe detto apertamente di "non volermi più", di "essere innamorata dell'altro". E aveva spiegato: "Questa mattina mentre ci trovavamo entrambi in cucina abbiamo avuto l'ennesima discussione in quanto io le avevo chiesto di lasciare il suo amante e di ritornare da me al fine di ricomporre la famiglia". Poi l'omicidio.

Dal dibattimento, in particolare dalle testimonianze della madre della vittima, Adele Alfonzetti, ma anche di altri parenti, l'esistenza di questa presunta relazione extraconiugale non è emersa. E come disse la mamma in aula: "Lui non ha giustificazioni, anche se mia figlia avesse avuto un reggimento di soldati lui doveva lasciarla, non ammazzarla... Era ossessivo e geloso... Piera non lo voleva lasciare, non voleva andare via da casa, lo diceva sempre: 'E' il padre dei miei figli, non lo lascerò mai'".

La madre di Baglione, invece, lo aveva in qualche modo difeso: "Mio figlio stava male, era dimagrito di 25 chili, piangeva... Piera l'aveva già tradito 9 anni fa, lui quando lo scoprì le diede una testata". Inoltre l'uomo le avrebbe confidato di essere "confuso, non sapeva cosa fare e io temevo potesse farsi del male e infatti ho scoperto che si era infilato un coltello nella pancia". 

Durante il dibattimento è emerso che prima dell'omicidio ci sarebbero state diverse liti tra marito e moglie e che Baglione avrebbe anche pedinato e controllato Piera Napoli. Oggi i giudici hanno deciso che l'uomo merita il carcere a vita.

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