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Lunedì, 29 Aprile 2024
Femminicidi / Milano

Sofia Castelli uccisa a coltellate nel sonno, l'ex rischia l'ergastolo: "Scusate per il disagio"

Zakaria Atqaoui a luglio si è introdotto in casa della giovane, si è nascosto in un armadio e l'ha colpita a morte. Ha ammesso di avere agito per gelosia

Rischia l'ergastolo Zakaria Atqaoui, il 23enne a processo per l'omicidio dell'ex fidanzata Sofia Castelli, uccisa a coltellate all'alba del 29 luglio 2023 nella sua casa di Cologno Monzese (Milano). La Procura di Monza ha chiesto la massima pena. Atqaoui ha preso la parola solo per una breve dichiarazione. "Voglio chiedere scusa alla famiglia e a tutti quelli a cui ho causato disagio", ha detto prima di lasciare l'aula.

La sera in discoteca, l'agguato in casa: le ultime ore di Sofia Castelli

Sofia Castelli aveva solo 20 anni. È stata uccisa nella notte tra venerdì e sabato 29 luglio 2023. Dopo alcune ore Zakaria Atqaoui si è presentato al comando della polizia locale confessando il delitto. Secondo quanto ricostruito, Zakaria Atqaoui e Sofia Castelli avevano avuto una relazione e lui era anche stato ospitato a lungo dalla famiglia di lei. Poi la fine della relazione, che Atqaoui non aveva accettato. Quella notte Sofia era andata in discoteca con un'amica e a fine serata entrambe erano andate a dormire a casa Castelli (la famiglia era in vacanza. ndr). Atqaoui si è introdotto in casa prima che lei rientrasse e l'ha aspettata nascosto in un armadio. Quando la ragazza si è addormentata l'ha colpita. Ha ammesso poi di essere geloso: "Le ho sentite parlare di ragazzi e mi sono arrabbiato"  Lei, ha raccontato agli inquirenti, ha avuto "una reazione minima" perché è stata sorpresa nel sonno.   

L'omicidio di Sofia Castelli a Cologno Monzese

"Non ha senso ed è del tutto ingiustificato morire così, a 20 anni, come Sofia e la stessa Giulia (Cecchettin, ndr) per mano di chi aveva promesso amore eterno. Ci si dovrebbe interrogare su queste vicende da subito senza attendere di esserne protagonisti, ha detto l'amica che dormiva a casa Castelli la notte dell'omicidio. "Nessuno riporterà in vita la mia amica, la mia anima gemella con cui ho condiviso la mia adolescenza - ha detto la giovane - . Attendiamo giustizia su questa vicenda che ha segnato la mia vita e quella dei suoi cari e spero che questa storia possa essere un monito per le coscienze di tutti". La sentenza è attesa per il 12 aprile.

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