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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Viviana Parisi e Gioele, l’ipotesi dell’aggressione di cani: sulle gambe della dj segni di morsi

Spunta la pista dell’aggressione da parte di o due cani, forse Rottweiler, visti nella zona negli ultimi giorni. Il proprietario degli animali è stato interrogato. Continuano le ricerche del piccolo Gioele nelle campagne di Caronia

Continuano le ricerche del piccolo Gioele Mondello, il bimbo di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi, trovata poi cadavere l’8 agosto nelle campagne di Caronia (Messina).

Del piccolo sembra essersi persa ogni traccia, mentre prosegue senza sosta il lavoro delle squadre di ricerca, con oltre 70 soccorritori impegnati sul posto tra cui i cacciatori di Sicilia che di solito cercano latitanti pericolosi, mentre gli inquirenti continuano a indagare per cercare di risolvere quello che fin da subito ha assunto i contorni del giallo.

Viviana Parisi, la pista dell'aggressione dei cani

Si aggiunge infatti una nuova ipotesi sulla morte di Viviana Parisi e sulla scomparsa di Gioele. Secondo quanto apprende l’Andkronos da ambienti giudiziari, si indaga infatti anche una possibile aggressione del bambino e della donna da parte di uno o due molossoidi, forse Rottweiler, che sarebbero stati visti nella zona.

Dall’autopsia sul corpo di Viviana Parisi sono emersi morsi di animali su una gamba della donna. Per sapere però di quale animale si tratti bisogna attendere il risultato delle analisi dei medici legali. "Forse Viviana dopo avere scavalcato il guardrail è stata sorpresa dai cani che avrebbero aggredito il bambino, che gridava per la paura - spiega un investigatore  - la donna ha provato a difendere il figlio ed è stata azzannata a una gamba. Chissà". Si tratta però, è bene sottolinearlo, soltanto di ipotesi ancora al vaglio degli inquirenti. Forse Viviana è salita su un traliccio per chiedere aiuto per il bambino oppure per sfuggire ai cani? Gli inquirenti intanto hanno sentito il proprietario dei cani ma quanto è emerso è ancora top secret. 

Il mistero delle scarpe della dj, "ancora abbastanza pulite"

Gli investigatori stanno tentando di ricostruire cosa è successo dopo l’incidente in autostrada che Viviana ha avuto in una galleria della A20 Messina-Palermo, prima di essere vista per l’ultima volta. Ritengono che Viviana Parisi, dopo essere scesa dalla sua auto, non abbia fatto molta strada nei boschi, secondo quanto apprende l’Andkronos.

Le scarpe della donna erano “solo un po’ graffiate” ma “ancora abbastanza pulite”, rivelano. Questo dettagli apre a un’altra domanda: come avrebbe fatto allora Viviana a scavare una fossa per seppellire il bambino senza sporcarsi o graffiarsi le scarpe, ritrovate una al piede della dj e un’altra a poca distanza? Gli inquirenti sono ancora in attesa del rapporto dei medici legali e dell’analisi di quello di quello che è stato trovato sotto le unghie di Viviana Parisi. 

"L'auto di Viviana a zig zag in autostrada prima dell'incidente"

Le indagini ruotano anche intorno ad alcuni video. Quello registrato da una videocamera di sorveglianza che conferma la presenza a bordo dell’auto di Gioele, vivo, con Viviana al volante a Sant’Agata di Militello una decina di minuti prima del suo passaggio al casello dell’A20. "Dal video di Sant'Agata di Militello si capisce che Gioele era vivo", ha detto il Procuratore capo della Repubblica di Patti Angelo Vittorio Cavallo. "Si vede la faccia e si vede che è vivo, l'immagine è chiara - ha aggiunto -. E questo rende quantomeno più fondata l'ipotesi che nell'incidente stradale il bambino fosse con la madre. Parliamo di ipotesi, perché resta comunque un "buco" di 10 minuti". Ma ci sono anche altri video, quelli di videocamere di diverse attività commerciali ed edifici privati. Gli inquirenti sperano che quelle immagini aiutino le indagini. Soprattutto sul tragitto fatto dalla donna. La donna era diretta alla Piramide della Luce di Motta d'Affermo? Negli ultimi tempi aveva manifestato il desiderio di andarci.

Il legale della famiglia non crede all'ipotesi che Gioele sia morto nell'incidente

Altro mistero: già prima dell’incidente in cui sulla Messina-Palermo Viviana ha tamponato un mezzo di alcuni operai, la sua auto andava a zig-zag, come confermano ambienti giudiziari all'Adnkronos. Perché? La inseguiva qualcuno? Una delle ipotesi è che nell'impatto il bambino sarebbe morto, ma è solo una ipotesi remota "perché- spiegano gli investigatori - l'incidente è stato lieve, difficilmente avrebbe potuto provocare la morte del bambino. Anche se non è escluso”. 

Un’ipotesi che il cugino di Daniele Mondello e legale della famiglia non ritiene credibile. "È credibile la tesi del bambino morto ad esito dell'incidente iniziale? No. Per le seguenti ragioni: l'incidente occorso è di lieve entità; se fossero emerse tracce ematiche, dall'analisi della vettura sottoposta a sequestro, stante il clamore suscitato dalla vicenda lo avremmo già saputo; Viviana era morbosamente legata al proprio figlio - scrive - Secondo una ricostruzione siffatta avrebbe preferito guadagnare la fuga piuttosto che (quantomeno) tentare di soccorrerlo", ha scritto su Facebook Claudio Mondello. 

"La tempistica dei fatti pare sia stata fulminea: Viviana, pertanto, avrebbe, in via immediata, deciso che fosse più utile tutelare se stessa piuttosto che Gioele e, quindi, guadagnato la fuga - scrive ancora - Alcuni dei presenti sulla scena dei fatti non si limitano ad un rapido transito ma cercano di prestare soccorso: possiamo ritenere probabile che non si fossero accorti degli esiti di un incidente in danno del bambino? Mi esprimo a titolo strettamente individuale ma questa ricostruzione (quantomeno allo stato delle emergenze) non mi convince affatto"

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