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Venerdì, 26 Aprile 2024
Patrimoni nel mirino / Massa-Carrara

In Italia un misterioso yacht da 700 milioni di dollari: è di Putin?

La guardia di finanza ha avviato accertamenti. The Italian Sea Group, società operativa nella nautica di lusso, interviene per fare chiarezza

Tra i mega yacht di lusso ormeggiati a Marina di Carrara uno spicca in modo particolare: lo Scheherazade. Ad accendere un faro sull'imbarcazione è stato il New York Times, che si interroga sulla possibilità che sia del presidente russo Vladimir Putin. L'ipotesi non è irrealistica. Sono diversi gli oligarchi russi che hanno beni anche in Italia. La guardia di finanza negli ultimi giorni a sequestrato patrimoni per un valore complessivo di 143 milioni di euro a diversi super miliardari. Proprio la finanza ha avviato gli accertamenti, attraverso l'analisi delle banche dati, per risalire alla proprietà o alla società intestataria dello yacht.

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Dal canto suo The Italian Sea Group, società della nautica di lusso, esclude che il proprietario sia il presidente russo. "In funzione della documentazione di cui dispone e a seguito di quanto emerso dai controlli effettuati dalle autorità competenti, dichiara che lo yacht di 140 metri Scheherazade, attualmente in cantiere per attività di manutenzione, non è riconducibile alla proprietà del Presidente russo Vladimir Putin", si legge in una nota. 

The Italian Sea Group "conferma che la produzione delle commesse in progress e le attività di refit proseguono senza alcun rallentamento, nonostante le sanzioni introdotte dall'Unione Europea nei confronti della Russia scaturite dal conflitto in essere sul territorio ucraino. Alla data odierna, nessun ordine è stato cancellato e non si è manifestato alcun ritardo nei pagamenti degli Stati di Avanzamento Lavori contrattuali in essere. Si rammenta che Tisg lavora esclusivamente su commessa per armatori con il supporto società di broker internazionali, con contratti che prevedono pagamenti anticipati relativi ai Sal, e in caso di inadempienza, è prevista in estrema ratio per il cliente la perdita degli acconti versati; nel merito, la proprietà della nave resterebbe di Tisg, dando alla Società l'opportunità di rivendere immediatamente lo yacht e realizzare interessanti plusvalenze. In riferimento all'esposizione del Net Backlog nei confronti del mercato russo": Risulta "in essere soltanto un contratto con un cliente russo; in particolare, la società deve ancora incassare 6 milioni relativi al saldo consegna nave, prevista nei primi mesi del 2023. Il cliente non rientra tra quelli colpiti da sanzioni internazionali".

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