Stipendi di colf e badanti: cosa farà il governo per aiutare le famiglie
Si tratta di una corsa contro il tempo: senza accordo scatterà in automatico un adeguamento della retribuzione minima, in misura pari all'80% dell'inflazione
Continua la mediazione tra i sindacati di categoria dei lavoratori domestici e il ministero del Lavoro. A 24 ore dal tavolo decisivo al ministero del Lavoro, convocato per domani mattina 16 gennaio, non si è ancora conclusa la trattativa sugli aumenti dei salari di colf, badanti e baby sitter. Potrebbe arrivare per le famiglie italiane una stangata da 2 mila euro l’anno.
Cosa succederà
Domani si riunirà per la terza volta la Commissione nazionale per l'aggiornamento retributivo relativo alle figure contemplate nel contratto nazionale del lavoro domestico, cercando di trovare una soluzione di compromesso che eviti un aumento eccessivo a carico delle famiglie. Si tratta di una corsa contro il tempo: senza accordo, infatti, scatterà in automatico un adeguamento della retribuzione minima, in misura pari all'80% dell'inflazione e pari al 100% per i valori convenzionali del vitto e dell'alloggio.
Colf e badanti, in arrivo una stangata da 2mila euro per le famiglie
In questo caso, quindi, come indicato da Assindatcolf (l'Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), l'aumento rispetto ai minimi del 2022 sarebbe pari al 9,2%, mentre per i valori di vitto ed alloggio sarebbe dell'11,5%.
Bonus colf e badanti 2023: cos’è e a chi spetta
Secondo i calcoli effettuati nelle scorse settimane dalla Fidaldo, la Federazione italiana del lavoro domestico, per una badante a tempo pieno l'aumento sarebbe di circa 125 euro al mese. L’aumento degli stipendi di colf, badanti e baby sitter per il 2023 legato all’inflazione potrebbe essere davvero insostenibile per alcune famiglie italiane: calcolando anche i contributi, le ferie, il rateo della tredicesima e il Tfr, per molte famiglie si arriverebbe a una spesa aggiuntiva di quasi 2.000 euro nell'arco dell'anno.