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Martedì, 30 Aprile 2024

La recensione

Marianna Ciarlante

Giornalista

Baby Reindeer: la serie sullo stalking è un fenomeno (di brutale bellezza)

Su Netflix è arrivata da pochissimo una nuova miniserie drammatica che porta sullo schermo i delicatissimi temi della violenza sessuale e dello stalking. Si intitola Baby Reindeer ed è ispirata alla storia vera del suo creatore e attore principale, il comico e sceneggiatore scozzese Richard Gadd. Attualmente è la seconda serie più vista in Italia e in sette episodi intensi, dolorosi ma allo stesso tempo illuminanti riesce a raccontare non solo le conseguenze di chi subisce violenza ma ha la sorprendente generosità di volere regalare umanità a chi la violenza la fa per propria intenzione o a causa di traumi subiti. Sono molteplici i motivi per soffermarsi a guardare questa serie che è un pugno allo stomaco ma proprio per questo meravigliosa ma bisogna specificare che non tutti potrebbero volere addentrarsi in un racconto così crudo e violento che potrebbe risvegliare alcuni traumi nascosti o toccare alcuni tasti delicati. Quindi se non siete pronti a guardare l'anatomia di una violenza psicologica e sessuale, lasciate stare e rimandate la visione di questa serie a quando avrete la forza di difendervi psicologicamente dai suoi contenuti. 

Baby Reindeer - la trama

Tratta dal premiato one man show del comico Richard Gadd, che ha fatto furore al Fringe Festival di Edimburgo, Baby Reindeer segue lo sviluppo della strana relazione tra il comico fallito Donny Dunn e la sua stalker, una donna di nome Martha che diventa il suo incubo mostrando l'impatto che ha su di lui quando deve affrontare traumi da tempo dimenticati. 

Quando stalking e violenza sessuale sono raccontati con sorprendente raffinatezza e onestà 

Quando inizierete a guardare Baby Reindeer avrete una strana sensazione, quella di non riuscire a capire come mai tutti la stanno guardando. Basterà arrivare alla fine della prima puntata per rendersi conto di quanta profondità, raffinatezza e onestà c'è dietro questo difficilissimo ma travolgente racconto. La sceneggiatura della serie è impeccabile. Ogni episodio, ogni battuta, ogni singola scena è funzionale a un racconto che si dispiega un po' alla volta riuscendo a tenere lo spettatore incollato allo schermo e facendogli scoprire mano a mano la psicologia e i traumi dei suoi protagonisti.

Non c'è vittima e non c'è carnefice perché entrambi gli appartenenti a queste categorie si scambiano i ruoli a seconda della prospettiva che assume il racconto. Baby Reindeer è un gioiellino che dimostra che dietro una bella serie non solo deve esserci una bella storia ma la capacità di saperla raccontare e di farlo con onestà. Ed è proprio l'onestà la chiave del successo di questo racconto che è violento, brutale, crudo ma anche dolcissimo, raffinato e sorprendente nella scelta di volere dare umanità anche ai cattivi e non solo alle vittime. 

Baby Reindeer è una serie che va nel profondo, che sa cambiare prospettiva non restando mai fermo nella propria visione del mondo e che riesce a mostrare le drammatiche ripercussioni della violenza sessuale e dello stalking sulla mente e sul corpo di un essere umano con una forza comunicativa impressionante e un ironia cupa che lascia il segno.

Lasciatevi travolgere dalla storia vera di Richard Gadd, testimoniate il suo straordinario lavoro di scrittura e interpretazione, vivete insieme a lui una storia durissima ma reale che non si ferma solo all'intrattenimento ma riesce ad aiutare chi la guarda e ha vissuto gli stessi traumi in prima persona, a superarli o, in qualche modo, ad affrontarli. 

Voto: 8,3

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