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Domenica, 28 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

Persuasione porta su Netflix tutta l'essenza dell'amore romantico

C'è qualcosa di affascinante nei film d'epoca che parlano d'amore. Saranno gli abiti d'altri tempi, quegli incroci di sguardi, le unioni impossibili per diversità di casta, l'orgoglio, la paura di esprimere i propri sentimenti e, soprattutto, di seguire le proprie emozioni per fare scelte di cuore e non "di società". Quei tempi in cui l'amore vero sembrava quasi impossibile sono, infatti, al centro di numerosissimi film e serie TV negli ultimi anni perché l'amore, alla fine, attrae sempre e Netflix, che queste cose le sa bene, ha deciso di dare spazio a una nuova storia d'amore. In questo caldo luglio, la piattaforma di streaming ha scelto di tornare a parlare d'amore attraverso una delle penne più iconiche della letteratura, Jane Austen e lo ha fatto rispolverando uno dei suoi romanzi meno noti, un libro pubblicato postumo nel 1818 ma a cui la scrittrice di Orgoglio e Pregiudizio lavorò tra il 1815 e il 1816. Si tratta di Persuasione, un romanzo, oggi anche film, che mostra cosa accade se non si ha il coraggio di decidere per se stessi, facendosi persuasere da qualcuno a seguire una strada al posto di un'altra o ad amare qualcuno invece che qualcun'altro. "Non lasciate che qualcuno di dica come vivere o chi amare" è il grande insegnamento che Jane Austen fa alle donne tra le pagine del suo libro e che torna a vivere attraverso la voce di Dakota Johnson, protagonista del film nei panni dell'anticonformista Anne Elliot. 

Dakota Johnson, nel film è straordinaria (così come lo è stata in altri film  come The Lost Daughter di Maggie Gyllenhaal tratto dal romanzo di Elena Ferrante), esprime alla perfezione tutta la frustrazione di chi ama ma non può amare, di chi si pente delle proprie decisioni ma non può fare più niente, di chi prova dei sentimenti ma deve sopprimerli perché viene prima la felicità degli altri che la propria. Persuasione è un film lento, descrittivo, così come lo sono i romanzi di Jane Austen. È un film che si sofferma sui dettagli, i volti, gli sguardi, la natura circostante, la tristezza, il pentimento, la speranza, tutte sensazioni che hanno bisogno di tempo per essere vissute e digerite e alle quali il film dà grande valore. 

Come tutte le storie d'amore di una volta anche quella di Persuasione passa attraverso tutti i canonici step di questa tipologia di racconto: dall'incontro, al riaffioramento dei sentimenti, all'ostacolo per poi arrivare all'espressione del proprio amore e alla felicità. Ma il bello di queto genere di film è che si soffre con il personaggio per tutta la durata del film e quella dichiarazione d'amore, o quel bacio tanto atteso, arriva solo negli ultimi minuti, dopo che si è passati due ore aspettando solo di vivere quel momento.

Unica pecca del film è che sfrutta la rottura della quarta parete (che va tanto di moda) un po' troppo spesso e, forse, ci siamo un po' stancati di dover interagire faccia a faccia con i personaggi sullo schermo. Si tratta di un espediente che interrompe bruscamente la finzione narrativa e in una storia come quella di Persuasione non funziona benissimo perché costringe lo spettatore a entrare e uscire continuamente da un secolo a un altro.

Per il resto il film è bello, Dakota Johnson è molto brava (e il consiglio è quello di guardare il film in inglese per non perdersi la sua interrpetazione) e una nota positiva va fatta anche alla bellissima colonna sonora. Da guardare. 

Voto: 7 e mezzo

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