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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Aborto in Ungheria, Sabrina Ferilli: "Noi donne utili solo a procreare, come mammiferi qualsiasi"

L'attrice non ci sta e commenta con dure parole la decisione, diventata legge, in Ungheria che obbliga le donne ad ascoltare il battito del feto prima di abortire

L'aborto e ancora l'aborto. Non c'è pace per le donne che decidono di abortire e lo conferma, oltre al grande numero di medici obiettori di coscienza (che si rifiutano quindi di praticarlo), la decisione presa in Ungheria che obbliga le donne ad ascoltare il battito cardiaco del feto prima di procedere con l'interruzione di gravidanza. Questa decisione è legge dal 15 settembre. Su questo in molti hanno detto la loro e tra di loro c'è anche Sabrina Ferilli che su Instagram ha condiviso il suo pensiero, con il quale è impossibile non essere d'accordo.

"La donna continua comunque ad essere l'individuo al quale sono rivolte più forzature ed umiliazioni - ha scritto l'attrice - La nostra utilità è solo nel procreare. Come un mammifero qualsiasi. Ma se decidi di prenderti in mano la tua vita, di fare scelte autonome che escono fuori dalle direttive della società, che sono ancora ridotte a moglie e madre... Sono cazzi".

"Siamo addirittura arrivate alle torture del 2.000 come l'Ungheria chiede... Ogni giorno ci tolgono qualcosa - continua Ferilli -ogni giorno un'umiliazione in più, meschinamente, nel mondo e da noi. Politici femmine e maschi muti ed inermi. Che orrore. Che pena".

L'immane crudeltà di far ascoltare il battito del cuore del feto prima di abortire

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