"L’albero delle teste perdute" di Bruno Gambarotta
Gambarotta costruisce un romanzo che è satira dei costumi, quelli legati al marketing, alla politica, ai social media, facendoci divertire e riflettere
Carlo Maria, venticinquenne aspirante archivista, viene ingaggiato da una famiglia di setaioli per tentare di stabilirne la discendenza nobiliare. Ma quello che scopre non è un antenato nobile, bensì una parentela in linea diretta con l’ultimo boia di Torino, che durante l’era napoleonica giustiziò oltre 500 condannati a morte. Se non è proprio un aristocratico, anche questo progenitore però può diventare un’operazione di marketing! Finché non vien fuori un altro ultimo boia. Gambarotta costruisce un romanzo che è satira dei costumi, quelli legati al marketing, alla politica, ai social media, facendoci divertire e riflettere.
Manni
ISBN 9788836171453
Pag. 176 – 15,00 €