Manuel Agnelli giudice a X Factor: "Ho accettato solo per il potere"

"Avrei preso gli stessi soldi facendo un tour di un anno, il potere è la ragione vera. La visibilità mediatica che una cosa del genere ti dà ti permette poi di realizzare un sacco di progetti che altrimenti andrebbero insabbiati, come organizzare dei festival": a parlare è Manuel Agnelli, frontman del gruppo degli Afterhours, che intervistato da Rolling Stone, ha spiegato così i motivi che lo hanno spinto ad accettare di far parte della giuria della decima edizione di X Factor.

"I red carpet sono la cosa più imbarazzante di X Factor, il resto mi riesce piuttosto naturale e non me lo aspettavo" ha raccontato ancora il cantautore che si è detto contento di aver accettato la proposta lavorativa e di sentirsi adatto al programma nel quale si diverte tantissimo.

Sull'importanza che questo ingaggio ha avuto sulla sua carriera ha poi aggiunto: "Per me è importante andare a occupare questi spazi culturali che si aprono, ci lamentiamo sempre che in televisione non c'è niente, non c'è mai una visione delle cose che ci assomiglia e, alla fine, quando abbiamo l'occasione di portarla, rifiutiamo per paura. Per me, invece, questa è l'occasione per portare una visione che è diversa da quella che hanno avuto fino ad oggi lì".

"È la visione di un percorso. X Factor come una tappa per me e per chi ci partecipa" ha detto ancora Agnelli: "Fare musica come percorso e parte di vita, non per fare successo. Io faccio musica perché ho necessità, perché è il mio linguaggio, perché ho bisogno di parlare quella roba lì. Se trovo dei miei simili provo a spingere quel tipo di visione".