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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Nina Zilli racconta il Covid ai negazionisti: “Non è come un’influenza”

Sui social la cantante ha spiegato dettagliatamente gli effetti della malattia: “Una sorta di infiammazione a 360° nel nostro corpo, che va dalla testa ai piedi, dagli organi alle articolazioni, passando per i muscoli”

Nina Zilli è tra i diversi personaggi del mondo dello spettacolo italiano risultati positivi al coronavirus. Raccontando sui social la propria situazione, la cantante aveva scatenato molte reazioni da parte dei follower a cui è tornata a rivolgersi nelle scorse ore. Oggi Nina Zilli è negativa, ma gli effetti del Covid restano ancora sul suo corpo. La cantante ha voluto così raccontarli dettagliatamente attraverso varie storie Instagram, affinché nessuno sottovaluti la situazione e comprenda la serietà di una malattia che merita la massima attenzione.

Nina Zilli racconta il Covid: dai sintomi alle conseguenze dopo il tampone negativo

Nina Zilli ha esordito spiegando come i sintomi del coronavirus abbiano iniziato a manifestarsi e a peggiorare giorno dopo giorno. La cantante è risultata positiva al virus per tre settimane consecutive e ancora oggi che è risultata negativa, sente addosso le conseguenze della malattia.

“Tutto è iniziato come una piccola influenza, vabbè, media: febbre e mal di ossa per tre giorni. Dopodiché sono partiti tutta una serie di sintomi particolari: ti si tappa completamente il naso, come se avessi il raffreddore più brutto del mondo, ma non c'è raffreddore. Non ho fatto le solite montagne di fazzoletti, ma ero completamente chiusa, una sinusite incredibile. Vanno via i sapori e gli odori, se sei fortunato per una settimana. Poi c’è la tosse che all’inizio è secca e poca, infatti non ho avuto problemi di polmonite, dopo diventa grassa e col naso tappato produci muco in quantità industriale", ha raccontato:"Finalmente a un certo punto si libera il naso, il catarro, dopo due settimane, inizia a diminuire, però ci sono tutta una serie di sintomi che in queste tre settimane… perché ci ho impiegato tre settimane a diventare negativa".

Nina Zilli, stanchezza e otite tra gli effetti del Covid

“C'è un’astenia a livello assurdi: l'astenia è la stanchezza”, ha proseguito Nina Zilli: “Non hai più febbre, magari hai un po' di tosse, ma la testa esplode, ti senti martelli pneumatici nella testa, non ho avuto la forza di fare nulla e ancora non ce l'ho anche se sono negativa. Ci prende nei punti in cui siamo più deboli: io faccio la cantante, quindi per me l'apparato respiratorio, naso, orecchie, sinusite. Ho avuto tutto, congiuntivite, mal di testa pazzeschi, a grappolo, che poi sono sfociati improvvisamente in una otite: ne ho avute tante da piccola e si risolve con un po' di goccine antibiotiche”.

“L'otite da Covid, invece, rischia di diventa encefalite. E oggi sono ancora a casa, spezzata perché quest’otite si è infiammata a dei livello incredibili e mi ha bloccata praticamente tutto, mi sentivo gli orecchioni”, ha precisato ancora la cantante: “Adesso mi sto bombando, punturando, è incredibile e ancora non sto bene, ero gonfissima. Quest'infiammazione dall'orecchio è passata a collo, cervicale e schiena. Sono negativa però, raga, certo è che ho scoperto che gli strascichi del Covid fanno forse più male del Covid stesso? Sarò pure negativa, ma io mi sento un male cane e non riesco a fare nulla e ho ancora una serie di tutti questi effetti collaterali”.

Nina Zilli, il messaggio ai negazionisti

“Dalla mia esperienza ho imparato che non è come un’influenza, che ognuno di noi la prende in modo diverso”, ha poi concluso Nina Zilli: “Ci prende nei punti deboli, dove siamo più delicati: più che un'influenza è una sorta di infiammazione a 360° nel nostro corpo, che va dalla testa ai piedi, dagli organi alle articolazioni, passando per i muscoli. Quindi il mio consiglio è stare a casa, e tentare di non prenderlo. Spero che queste mie parole non vengano tranciate e strumentalizzate per farci scagliare contro chissà chi ma che vi possano servire a sapere qualcosa di più e far capire ai negazionisti che…”.

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