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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Chi erano le Signorine Buonasera, simbolo di una tv che non esiste più

Con la morte di Nicoletta Orsomando, quella che è considerata la "Signorina Buonasera" per antonomasia, finisce un'epoca in cui la televisione era parte integrante della vita di ogni italiano

Chi erano le "Signorine Buonasera"? Il sorriso garbato, la voce pacata, lo sguardo puntato in camera e quel saluto rivolto a tutta l’Italia e allo stesso tempo a ogni singolo individuo davanti allo schermo: “Buonasera”.

Se c’è stato qualcuno in tv in grado di plasmare la cultura popolare sono state loro, le “Signorine Buonasera”, donne che con poche parole ne hanno fatto la storia. E Nicoletta Orsomando, scomparsa a 92 anni, ne è stata la regina: quel ruolo l’ha ricoperto per 40 anni, dal 1953 al 1993, pioniera insieme con colleghe come Roberta Giusti, Beatrice Cori, Anna Maria Gambineri, e ancora Maria Teresa Ruta, Aba Cercato , Rosanna Vaudetti, Paola Perissi, Maria Giovanna Elmi. Alcune di loro si sono ritrovate lunedì mattina nella chiesa di Santa Maria in Trastevere per renderle omaggio, lasciandosi andare alla commozione e a un lungo applauso.

“Ho lavorato con lei 20 anni. Vent’anni belli e pieni di ricordi. Era sempre positiva, garbata ma anche decisa”, ha detto Elmi, che con Nicoletta Orsomando e Paola Perissi aveva sviluppato una grande amicizia, come dimostra lo scatto che le immortala per i 90 anni di Orsomando: "A distanza di tanti anni non c’è quotidiano o programma televisivo che non la ricordi con tanto affetto, come se avesse annunciato fino a ieri. Nicoletta sarà sempre con noi”.

Chi erano le Signorine Buonasera

Per decenni, soprattutto tra gli anni ’50 e gli anni ’80, le Signorine Buonasera furono i volti e le voci onnipresenti nelle case degli italiani, incaricate di annunciare i programmi della serata, figure quasi mitologiche cui la Rai per prima affidò il compito di introdurre il mondo del piccolo schermo a quello reale. Inossidabili come fu ai tempi il Carosello, sempre riprese a mezzobusto, simbolo di eleganza, raffinatezza ed educazione, sono diventate per generazioni di italiani più che annunciatrici punti di riferimento.

Orsomando è stata la Signorina Buonasera per antonomasia: non la prima (fu infatti Lidia Pasqualini, assunta dall’Eiar nel 1939 all’epoca delle prime trasmissioni sperimentali della Rai interrotte poi dalla guerra), né quella cui venne affidato l’annuncio che sancì l’inizio delle trasmissioni regolari della Tv di Stato (a farlo fu la collega Fulvia Colombo), ma colei che fece davvero breccia nel cuore degli italiani.

Il sorriso (anche in bianco e nero) sincero e caloroso come dal vivo, la dizione perfetta, la pettinatura impeccabile, l’estrema educazione venata da una punta di spensieratezza la resero un’icona: inappuntabile e amata sin dalla prima apparizione televisiva del 22 ottobre 1953, quando presentò un documentario sull’Enciclopedia Britannica, sino al 28 dicembre 1993, quando si ritirò a 64 anni.

Una carriera lunga 40 anni che spinse molte giovani donne a seguire la stessa strada, e che aprì la strada a figure che hanno influenzato il modo in cui intere generazioni di italiani pensano ancora oggi alla televisione. Quel “signore e signori, buonasera” ripetuto ogni giorno, quei volti sempre più familiari e quei modi gentili diventarono, oltre che un fenomeno culturale, anche un un elemento rassicurante, simbolo di casa, di una famiglia che a prescindere da come era trascorsa la giornata si ritrovava comunque riunita davanti alla televisione, all’ora di cena. Pochissimi i minuti a disposizione, e superati i primi anni di meraviglia per ciò che quell’ingombrante scatola in mezzo al salotto o alla cucina riusciva a fare, per molte famiglie le Signorine Buonasera diventarono a poco a poco amiche di lunga data con cui scambiarsi, quasi inconsapevolmente, quel solito saluto.

La fine delle Signorine Buonasera

L’epoca delle Signorine Buonasera è finita ufficialmente nel 2016: gli ultimi tre sono stati registrati dall’ex Miss Italia Claudia Andreatti, da Sarita Agnes Rossi e da Alessandra Canale, e trasmessi tra il 28 e il 31 maggio. La vera fine, però, risale all’inizio del nuovo secolo, quando la stragrande maggioranza delle annunciatrici che aveva debuttato negli anni d’oro della tv italiana - ’60 e ’70 soprattutto - si era ormai già ritirata o era stata mandata in pensione dalla Rai.

A restare sino all’ultimo, attraversando la transizione dal vecchio al nuovo secolo, soltanto Alessandra Canale: Canale debuttò nel 1983, e nel 2003 fece il suo ultimo annuncio dopo la decisione della Rai di affidarle un altro incarico sempre nell’ottica del ricambio generazionale. La conduttrice (che in molti ricordano in lacrime in quell’ultimo annuncio del 2003) però fece ricorso, e dopo sette anni di battaglia è tornata ad annunciare portando avanti sino al 2016 l’eredità di Orsomando: “La signora televisione per antonomasia - è stato il saluto di Canale - Come ultima annunciatrice del gruppo non dimentico i tuoi consigli. Rip Nicoletta”.

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