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Martedì, 19 Marzo 2024
Che Estate sarà

Una calda lunghissima estate: perché 32 gradi a maggio sono solo l'inizio

Siccità, temperature oltre i 30 gradi fin da maggio e per lunghi periodi: dopo un inverno avaro di pioggia e una primavera che non ha salvato gli invasi l'estate 2022 inizia in emergenza

Fa caldo. Ok, è maggio ma trenta gradi già all'inizio di maggio in Italia e per un periodo così prolungato è uno di quegli eventi che gli esperti di metereologia classificano come notevoli. E basta allargare lo sguardo per capire che l'anomalia è molto più complessa da inquadrare con zone del subcontinente indiano che hanno già toccato più volte i 51 gradi. Abbiamo quindi chiesto l'aiuto di Andrea Colombo, meteorologo di 3bmeteo per capire quanto durerà questa ondata di caldo che sta interessando - con buon anticipo sull'arrivo dell'estate - l'Italia (e non solo). 

"I valori di questi giorni sono anomali perché li stiamo registrando già dalla prima decade di maggio. Se a fine maggio picchi anche di 30 gradi sarebbero normali ora è invece notevole la persistenza di queste ondate di calore con 10 e più giorni con temperature oltre i 30 gradi" ci spiega Colombo che inquadra la situazione in una evoluzione ben determinata.

"Si nota un anticipo della stagione estiva, o meglio un allungamento: inizia prima, già a maggio, e finisce oltre settembre. Rispetto a 30 anni fa si tratta di un allungamento di oltre un mese e la tendenza appare chiara sopratutto guardando ai dati dell'ultimo decennio. Non si tratta - continua Colombo - solo di un picco ma una trasformazione in una serie storica di 10 - 15 anni". 

Se dice trasformazione la domanda sorge spontanea: verso cosa?

"Per capire cosa cambia dobbiamo prendere medie di riferimento che abbracciano almeno 30 anni: rispetto a oggi tra gli anni '60 e '90 si registravano estati più fresche, una caratteristica di tutto un trentennio. L'estate negli anni '40 e '50 era più calda ma nulla a che vedere con il nuovo millennio e negli ultimi dieci anni la tendenza al riscaldamento si è ulteriolmente accuita".

anomalie medie di temperatura sul suolo europeo nel trimestre estivo giugno-luglio-agosto. Fonte Noaa.gov-2

Anomalie medie di temperatura sul suolo europeo nel trimestre estivo giugno-luglio-agosto. Fonte Noaa.gov

È sempre difficile dare indicazioni su una intera stagione ma possiamo azzardare una previsione su che estate sarà?

"Possiamo in questo momento affidarci a una concordanza di quelle che sono le proiezioni offerte dai centri di calcolo: le parole chiavi saranno temperatura sopra la media e marcata assenza di precipitazioni. Nel breve periodo ci attendiamo 32-33 ma anche 34 gradi fino al 24 maggio poi potrebbe arrivare una irruzione di aria fredda e umida dall'Atlantico, ma sarà breve". 

proiezione di anomalia media di temperatura per il mese di Luglio 2022 in Europa, da parte di ECMWF.-2

Proiezione di anomalia media di temperatura per il mese di Luglio 2022 in Europa, da parte di ECMWF.

Insomma, farà caldo e niente pioggia? Per una volta tanto avremmo sperato in una notizia diversa vista la siccità imperante...

"Aprile e Maggio erano i mesi salvagente, ma non sono andati bene e hanno riservato precipitazioni insufficienti. Si entra in estate in allarme e con un maggio iniziato nel peggior modo possibile. Il caldo registrato in questi giorni non è di certo un buon segno: il trend iniziato con un inverno estremamente avaro di precipitazioni proseguirà nei mesi estivi: siccità, maggior rischio di incendi boschivi, invasi asciutti con le relative problematiche nello scegliere tra irrigare i campi e produrre energia nelle centrali idroelettriche. Quello che è certo è che sarà una annata nera per i ghiacciai che iniziano la stagione calda completamente senza riserve nevose". 

Qui sotto vediamo la proiezione dell'anomalia di precipitazione: si nota come la proiezione veda una corrispondenza tra aree con marcata anomalia di temperatura (Valpadana inclusa) e le aree con deficit idrico (anomalia negativa di precipitazione).

la proiezione di anomalia di precipitazioni per luglio 2022 (in arancione-rosso deficit idrici)-2

La proiezione di anomalia di precipitazioni per luglio 2022 (in arancione-rosso deficit idrici)

Allargando lo sguardo la siccità è un rischio che pende non solo sull'Italia ma su buona parte dell'Europa Meridionale

"L'aumento della temperatura è conclamato: l'estate 2014 piovosa e meno calda è stata l'eccezione in un contesto ben chiaro che vede su scala decennale temperature sempre più calde. Per quanto riguarda la siccità ci troviamo di fronte a un fatto nuovo e le anomalie pluviometriche non hanno una tendenza chiara. Quello che sappiamo che ora ci troviamo in uno scenario delicato: a un anno contraddistinto da precipatazioni scarse e un inverno che ci lascia senza riserve nevose seguirà un'estate calda. Un problema sopratutto per le Regioni del nord e del centro Italia.

Ringraziando Andrea Colombo e le proiezioni di 3bmeteo possiamo guardare a un dato fornito direttamente dal satellite: secondo i dati raccolti nel rapporto sulla siccità in Europa elaborato dal European Drought Observatory di Copernicus, una grave siccità sta già colpendo vaste aree dell’Europa. In particolare i bacini fluviali del Danubio e del Po si trovano in una situazione tale da mettere in difficoltà sia la produzione agricola che quella di energia idroelettrica. Le condizioni di siccità sono legate a una persistente mancanza di precipitazioni da dicembre 2021 nella regione delle Alpi meridionali. Un trend che ha portato a un volume d’acqua immagazzinato nei bacini per la produzione di energia molto basso, rendendo difficile l’ottimizzazione della produzione idroelettrica.

Nella immagine seguente vediamo come in molti bacini il livello sia al minimo.

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La minore disponibilità di acqua nell’Europa meridionale rende critica la distribuzione dell’acqua nei diversi usi a cui è destinata. In particolare, secondo Copernicus, i raccolti invernali in Spagna e in Italia si trovano in condizioni non ottimali per la mancanza d’acqua. Il breve periodo di deboli piogge arrivato ad aprile ha temporaneamente contribuito a limitare il danno dovuto al deficit nevoso nelle Alpi meridionali, ma purtroppo non è stato sufficiente: il 4 aprile il deficit nevoso rispetto alle condizioni mediane 2009-2021 era addirittura del -61% per le Alpi italiane. Queste condizioni porteranno un ridotto contributo della fusione della neve nei fiumi in tarda primavera, aumentando la probabilità di siccità idrologica nei prossimi mesi.

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Cosa succederà dunque: come facile prevedere la maggior parte dell’Europa meridionale e sudorientale sperimenteranno fino a giugno una condizione di siccità estrema con ricadute che saranno evidenti già nel carrello della spesa. E sì, farà caldo, sperando di non dover pagare un salasso per accendere il climatizzatore. 

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