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Lunedì, 29 Aprile 2024
La ricostruzione / Australia

Chi è Joel Cauchi, l'uomo che ha accoltellato i clienti del centro commerciale prima di essere ucciso

Ha 40 anni l'uomo responsabile dell'attacco allo shopping center di Sydney. Tra le vittime una neomamma, che è riuscita a salvare la sua neonata. Cosa sappiamo

Ha un nome l'uomo che ieri, sabato 13 aprile, ha ucciso sei persone al centro commerciale Westfield, nel sobborgo di Bondi Junction di Sydney, e poi è stato lui stesso ucciso dalla polizia. Si chiamava Joel Cauchi e aveva 40 anni. 

Secondo le informazioni fornite dalla polizia australiana pare avesse problemi di salute mentale. Era già noto alla polizia del Queensland, lo stato australiano da cui proveniva, ma non era mai stato arrestato o incriminato. Sembra che si fosse trasferito a Sydney da poco e vivesse in auto. Cosa abbia innescato la sua furia omicida non è chiaro. Gli inquirenti escludono però la matrice terroristica, ipotesi circolata in un primo momento.

Tutto è accaduto verso le 15.30 locali. Di Joel Cauchi abbiamo anche alcune immagini. I video mostrano il ragazzo, che indossava una maglietta nera e gialla di una squadra del campionato australiano di rugby e calzoncini sportivi, è uscito dal centro per poi rientrare poco dopo con una grande lama tra le mani. "Camminava come se stesse mangiando un gelato nel parco", ha raccontato un testimone a una tv locale. Quindi, all'improvviso, ha iniziato a pugnalare chi gli stava vicino, in modo assolutamente casuale. È stato il panico. Feriti e vittime per terra, i presenti hanno cominciato a urlare e a correre per cercare riparo nei negozi o in qualsiasi angolo sicuro. Alcuni hanno usato gli oggetti che trovavano per creare barricate improvvisate. In un video circolato sui social si vede un uomo tentare di bloccarlo sulle scale mobili. Altri video mostrano l'aggressore vagare apparentemente senza meta.

Le vittime di Joel Cauchi sono sei. Cinque sono morte subito, la sesta in ospedale. Si chiamava Ash Good, aveva 38 anni. È morta proteggendo la sua bambina di otto mesi. Prima di essere colpita ha affidato la piccola tra le braccia di uno sconosciuto per salvarla. "La mamma è stata pugnalata, si è avvicinata con il bambino e me lo ha lanciato, e io lo tenevo in braccio",  ha detto un uomo a 9News Sydney. Altri dodici persone - inclusa la neonata salvata dalla mamma - sono rimaste ferite. 

La madre che col proprio corpo protegge la figlia neonata dalle coltellate

A bloccare l'attentatore è stata l'agente di polizia Amy Scott. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, Cauchi ha affrontato l'agente. Lei ha aperto il fuoco uccidendolo. Sui social network circola l'immagine della donna mentre blocca l'aggressore e viene già lodata come una "eroina nazionale". C'è chi chiede di conferirle "l'Ordine di Australia", una delle massime onorificenze nazionali.  "È certamente un'eroina: non c'è alcun dubbio che il suo coraggio abbia salvato molte vite umane", ha commentato a caldo il premier australiano Anthony Albanese.

L'Australia ha adottato leggi molto severe sul possesso di armi dopo che un uomo uccise 35 persone e ne ferì altre 23 nel 1996, in Tasmania. Oggi il Paese è sconvolto come allora, e segue con apprensione le condizioni di salute dei feriti.

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