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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Egitto, una settimana ad alta tensione: sabato il referendum

Settimana "caldissima" al Cairo. L'opposizione organizza una mega manifestazione per martedì. Morsi punta a blindare il testo con almeno 3 articoli menzionanti direttamente la sharia.

Il Presidente egiziano Mohamed Morsi, dopo venti giorni di braccio di ferro con l'opposizione, ha annunciato il ritiro del decreto che ne aveva aumentato i poteri in modo quasi illimitato. Negli scontri di queste settimane almeno 6 persone sono morte e i feriti sono più di 500.

Non si ferma però il conto alla rovescia per il referendum sulla nuova Costituzione, approvata da un’assemblea a stragrande maggioranza islamista. Si svolgerà come da programma il 15 dicembre e, dicono i Fratelli Musulmani agli avversari, se dovessero vincere i no si ricomincerà da capo. Il nuovo testo prende in considerazione la (poco probabile) vittoria del no al referendum stabilendo una nuova assemblea costituente con sei mesi di tempo per riscrivere la Costituzione. E' stato conferito nel frattempo un potere eccezionale di arresto all’esercito. L'opposizione lo considera una blindatura dei seggi in vista di prevedibili scontri sabato prossimo.

La crisi era iniziata due giorni dopo la trionfante operazione di mediazione tra Hamas e Israele quando il presidente Morsi, acclamato nuovo protagonista della scena mediorientale dai governi di mezzo mondo, si era attribuito "temporaneamente" poteri quasi assoluti.

Le opposizioni puntano ad una nuova mega manifestazione martedì per tentare di neutralizzare il referendum che la potente macchina organizzativa dei Fratelli Musulmani si sta già attrezzando a vincere. Su Twitter Mohamed El Baradei, ha affermato che "la Costituzione limita i nostri diritti e le nostre libertà". "La nostra battaglia sulla costituzione non riguarda chi è al potere ma l'essenza dello Stato, i diritti universali e i valori e il guardare in avanti e non indietro", ha aggiunto il premio Nobel per la Pace, ormai la figura di riferimento e più spendibile sul piano internazionale dell'opposizione a Morsi.

Non si placa la rabbia degli attivisti nelle strade del Cairo: si dicono convinti che il caos e il tira e molla del decreto accentra-poteri sia una mossa dei Fratelli Musulmani per mostrarsi liberali, che hanno in mente un unico obiettivo molto preciso: la Costituzione blindata con almeno 3 articoli menzionanti direttamente la sharia.

Tre gli scenari che si prospettano nei prossimi cinque giorni. Primo scenario: l'opposizione potrebbe provare a impedire il referendum, alzando l'asticella della tensione dopo la mega-manifestazione di domani. Secondo scenario: l'opposizione prova a far vincere il no al referendum, dando scacco matto a Morsi. Terzo scenario: i Fratelli Musulmani, grazie alla loro poderosa macchina organizzativa, vincono il referendum e viene approvata la nuova costituzione.

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