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Venerdì, 26 Aprile 2024
La grande paura / Finlandia

La Finlandia tira dritto verso la Nato: "La minaccia nucleare russa è molto seria"

La premier finlandese, Sanna Marin, torna a spiegare il perché il Paese chiederà di entrare nell'Alleanza atlantica. L'Occidente festeggia, Putin ed Erdogan non ci stanno

"La minaccia nucleare è molto seria, ma non può essere isolata a una singola regione". Con queste parole la premier finlandese, Sanna Marin, torna a spiegare il perché la Finlandia chiederà di entrare nella Nato. La decisione, ampiamente anticpata nei giorni scorsi, è stata annunciata ufficialmente. "Essere nella Nato - spiega - ci darà sicurezza. Qquesta decisione ci rafforza, non ci indebolisce".

"Quando guardiamo alla Russia, vediamo un tipo di Paese molto diverso da quello che abbiamo visto solo fino a pochi mesi fa. Tutto è cambiato quando Mosca ha attaccato l'Ucraina e personalmente penso che non possiamo più fidarci che ci sarà un futuro pacifico accanto alla Russia", ha ribadito Marin. 

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La Finlandia sceglie quindi di tirare dritto per la sua strada nonostante la decisione sia "sgradita" per usare un eufemismo al leader russo Putin. Proprio ieri, 14 maggo, il presidente finlandese Sauli Niinisto ha telefonato personalmente al suo omologo per comunicargli l'intenzione di fare domanda per l'adesione alla Nato. (Anche la Svezia farà richiesta, ndr). "La reazione che abbiamo visto è stata più moderata del previsto - ha poi detto - Ma ciò che è certo è che le relazioni con la Russia cambieranno".

A non vedere di buon occhio la mossa della Finlandia c'è anche la Turchia. Su questo "ostacolo" Niinisto si è detto "confuso", ricordando che il leader turco Recep Tayyip Erdogan nei mesi scorsi si era mostrato possibilista, quindi il "No" attuale rappresenta un cambio di passo. Niinisto chiede una "risposta molto chiara". "A essere sincero, sono un po' confuso, perché ho avuto un colloquio telefonico circa un mese fa con Erdogan", ha detto in conferenza stampa a Helsinki, aggiungendo che il leader turco aveva sollevato la questione Nato, dicendo che Ankara avrebbe valutato "in modo positivo". "L'ho ringraziato ed è stato molto felice di ricevere i miei ringraziamenti - ha proseguito - Quindi capite che sono un po' confuso. Quello che abbiamo sentito due giorni fa era diverso, poi ieri abbiamo sentito di nuovo che la Turchia è aperta alla nostra adesione, ma si è tornati al 'no' o, diciamo, sul fronte negativo. Penso che ora abbiamo bisogno di una risposta molto chiara - ha insistito - Sono pronto ad avere un nuovo colloquio con il presidente Erdogan sui problemi che ha sollevato".

La Nato intanto spiana la strada. L'iter di adesione ha dei passaggi precisi, ma la volontà di accogliere i nuovi Paesi è ampianente garantita. "Le porte della Nato sono aperte, se decideranno di entrare saranno accorti con le braccia aperte". Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. "Con voi saremmo più forti. Siete già membri Nato senza la carta di identità dell'Alleanza", ha aggiunto. 

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