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Sabato, 27 Aprile 2024
Le dichiarazioni

Lula attacca Biden, Zelensky e anche Putin: "Ugualmente responsabili per la guerra"

L'ex presidente brasiliano, pronto a scendere in campo contro Bolsonaro, ha rilasciato un'intervista esplosiva al Time

Il padre della sinistra brasiliana, Luiz Inácio Lula da Silva, ha una sua visione ben chiara del conflitto russo in Ucraina. In piena campagna elettorale, pronto a riaffermarsi presidente del Brasile e a rubare la poltrona all'attuale capo di Stato Jair Bolsonaro, Lula rilascia al Time un'intervista che preannuncia scossoni interni e internazionali. “Putin e Zelensky sono entrambi responsabili della guerra in Ucraina”, ha detto l'ex presidente all'inviata della testata statunitense Ciara Nugent, incontrata a fine marzo nella sede del Pt a San Paolo. 

Lula, nella sua intervista, ha toccato temi che spaziano su tutto: dalla sua discesa in campo, che sarà annunciata il prossimo 7 maggio, ai suoi progetti su come far tornare grande il Brasile, con un occhio sull'esigenze della popolazione e sulla strategia energetica. L'ex presidente ha ribadito il desiderio di pace, che il mondo acclama dopo due anni terribili di pandemia e il conflitto atroce contro l’Ucraina. E in merito al conflitto nel Paese dell'Europa orientale, Lula ha criticato il presidente ucraino Volodymir Zelensky per lo "spettacolo" di cui è protagonista, accusandolo di non aver negoziato a sufficienza. 

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Lula è stato particolarmente critico nei confronti del presidente ucraino, accusato di volere la guerra, poiché altrimenti, ha detto il leader del Partito democratico laburista, "avrebbe negoziato un po' di più". L'ex presidente brasiliano ha ricordato che "i colloqui sono stati pochissimi" e che "se si vuole la pace bisogna avere pazienza". Potevano sedersi a un tavolo delle trattative e trovare una soluzione, è il ragionamento di Lula, che denuncia quanto nessuno si stia impegnando a porre fine al conflitto. 

Ma punta anche il dito contro Stati Uniti e Unione Europea, colpevoli per Lula di aver fomentato il conflitto. "Putin non avrebbe dovuto invadere l'Ucraina. Ma non è solo di Putin la colpa. Anche gli Stati Uniti e l'Ue sono responsabili. Qual è stato il motivo dell'invasione dell'Ucraina? Nato? Quindi gli Stati Uniti e l'Europa avrebbero dovuto dire: 'L'Ucraina non entrerà a far parte della Nato'. Ciò avrebbe risolto il problema", ha detto al Time. In tal senso, ha sottolineato che gli Stati Uniti e l'Europa hanno incoraggiato il confronto sostenendo le aspirazioni dell'Ucraina di aderire alla Nato e all'Ue, sapendo che questo avrebbe peggiorato le cose. L'ex presidente del Brasile assume così una posizione equidistante, senza però restare neutrale. 

Incalzato dalla giornalista del Time che gli chiede cosa farebbe se fosse presidente per evitare il conflitto, Lula risponde: “Non so se sarei in grado di farlo. Avrei telefonato a Biden, a Putin, alla Germania, a Macron. La guerra non è la soluzione. Se non provi a evitarla non risolvi le cose. Devi insistere, insistere, insistere”. 

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Il padre della sinistra brasiliana ha voluto così pronunciarsi su una questione di rilevanza internazionale per mostrare ai leader del mondo come potrebbe comportarsi se fosse eletto nuovamente presidente del Brasile. Uno scenario, peraltro, possibile. Nelle intenzioni di voto in vista delle elezioni del prossimo 2 ottobre, solo cinque punti di differenza separano l'attuale presidente di destra, Jair Bolsonaro, da Lula. 

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