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Sabato, 27 Aprile 2024
Il passo indietro / Russia

Putin si è scusato per le parole di Lavrov sulle origini ebraiche di Adolf Hitler

Il passo indietro sarebbe arrivato durante un colloquio telefonico con il premier israeliano Naftali Bennett

Il presidente russo Vladimir Putin, in un colloquio telefonico con il premier israeliano Naftali Bennett, si è scusato per le recenti affermazioni del ministro Sergey Lavrov sulle possibili origini ebraiche di Adolf Hitler. Le dichiarazioni, fatte dal titolare della diplomazia russa durante un'intervista rilasciata a Rete 4, avevano scatenato l'ira di Israele. A dare notizia delle scuse del presidente russo è stato l'ufficio del premier israeliano, secondo cui Bennett ha ringraziato Putin per "aver chiarito il suo pensiero verso il popolo ebraico e la memoria della Shoah". 

Sempre le solite (e pericolosissime) bugie russe

Secondo quanto riferito, Bennett ha anche chiesto al leader del Cremlino di "esaminare le opzioni umanitarie" per l'evacuazione dei civili da Mariupol, "una richiesta arrivata dopo il colloquio di ieri tra il premier israeliano e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky". Putin secondo l'ufficio di Bennet ha promesso di "permettere l'evacuazione dei civili, inclusi i feriti, attraverso corridoi umanitari Onu e della Croce Rossa". 

Tuttavia, il comunicato stampa russo della conversazione telefonica non fa menzione delle scuse, ma presenta un riferimento all'Olocausto e alla giornata del 9 maggio.

"Vladimir Putin e Naftali Bennett hanno sottolineato il significato speciale di questa data per i popoli di entrambi i paesi, che preservano con cura la verità storica sugli eventi di quegli anni e onorano la memoria di tutti i caduti, comprese le vittime dell'Olocausto", si legge nella nota del Cremlino.

Lavrov su Rete 4 e il portavoce di Putin sulla Cnn: trova le differenze

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