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Martedì, 30 Aprile 2024
ECONOMIA / Italia

Il "kapò" Schulz all'Italia: "Dovete combattere evasione e corruzione"

L'intervista del presidente del Parlamento europeo a La Repubblica

"La chiusura della procedura d'infrazione per deficit eccessivo contro l'Italia è certamente una buona notizia, che riconosce gli sforzi e i sacrifici dei cittadini italiani, certo anche a costo di alcuni tagli pesanti sulle politiche sociali". Lo ha detto Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo in un'intervista a Repubblica, sottolineando: "Mi pare positivo anche che le raccomandazioni segnino un cambio di accento da parte della Commissione, che finalmente non parla più solo di tagli ma anche di crescita e di lotta alla disoccupazione, come il Parlamento europeo chiede da oltre tre anni".

A proposito dell'eventualità che l'enfasi sulla competitività possa tradursi in nuovi passi indietro sui diritti sindacali e sociali, Schulz ha risposto: "Ne ho parlato con Susanna Camusso, che è venuta a trovarmi. Le raccomandazioni della Commissione indicano margini ampi in cui l'Italia può migliorare la propria competitività, che è un fattore essenziale per ritrovare il cammino della crescita, senza necessariamente intaccare i diritti dei lavoratori. Per esempio la lotta senza tregua alla corruzione e al lavoro sommerso, ma anche il miglioramento del sistema educativo. E poi la qualità e l'efficienza della spesa pubblica, anche nell'utilizzo fondi strutturali europei".

Secondo il presidente del Parlamento europeo "la questione chiave è che i sacrifici, se devono esserci, siano distribuiti in modo equo, e non ricadano sulle spalle dei più deboli, dei lavoratori, dei giovani, delle famiglie. Sappiamo benissimo, per esempio, che in Italia l'evasione e la corruzione sono buchi neri che non solo creano un danno incommensurabile allo Stato, ma anche un senso d'ingiustizia e di sfiducia diffuso nei cittadini. Credo anche che ci siano economie possibili da fare nella pubblica amministrazione, come sollecita anche la Commissione, senza andare a toccare i servizi imprescindibili per i cittadini, quali la salute o l'educazione. Le parole chiave sono giustizia ed equità: è l'unico modo di rendere le riforme socialmente accettabili".

Quanto alle dichiarazioni del commissario tedesco Gunther Oettinger che elenca l'Italia fra i Paesi 'ingovernabili', Schulz afferma: "Oettinger si è lasciato un po' andare nelle sue dichiarazioni, e non solo sull'Italia. Non sono assolutamente d'accordo con lui per quanto riguarda l'ingovernabilità. L'Italia deve ritenersi fortunata ad avere al timone una persona come Enrico Letta, che ha già dato segnali chiari del suo impegno a favore di un'Europa più giusta, più attenta alle questioni sociali, e più democratica. L'Italia è un Paese centrale per l'Europa, e spesso il suo ruolo è sottovalutato, in primis dagli italiani".

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