Tunisia, Ben Ali condannato all'ergastolo
L'ex presidente è stato riconosciuto colpevole della morte di 22 persone
E' stato condannato all'ergastolo l'ex presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali. Un tribunale militare lo ha riconosciuto colpevole della morte di 22 persone, uccise dalle forze dell'ordine nel gennaio del 2011 nelle città di Kasserine e Thala, nel corso di quelle rivolte che hanno poi portato alla caduta dello stesso Ben Ali. Contro di lui era stata chiesta la pena capitale, come riporta il quotidiano francese Le Monde.
Oltre all'ex presidente, altre 22 persone sono state portate davanti al tribunale di Kef. Tra questi è stato condannato a 12 anni di carcere l'ex ministro dell'Interno Rafik Belhaj, mentre Ali Seriati, a capo della guardia presidenziale durante il regime, ha beneficiato del non luogo a procedere.
Ben Ali si trova al momento in esilio in Arabia Saudita, dove si è rifugiato con la moglie nel gennaio del 2011. Il regime ventennale dell'ex presidente tunisino è stato il primo a cadere sotto i colpi delle rivolte che si sono propagate in nord Africa, e che sono diventate famose con il nome di primavera araba. Le autorità tunisine hanno chiesto l'estradizione di Ben Ali, ma fino ad ora Riyad si è rifiutata di consegnare l'ex presidente, come ricorda la Bbc.
Solo ieri il tribunale militare di Tunisi aveva condannato l'ex presidente a 20 anni di carcere, con l'accusa di “incitamento al disordine, omicidio e saccheggio sul territorio tunisino” nell'ambito del processo per la morte di 4 giovani nella città di Ouardanine.
