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Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso / Ucraina

Il monito Usa a Kiev: "Non toccate il petrolio russo"

Dall'inizio dell'anno, l'Ucraina ha compiuto nove raid nei confronti delle infrastrutture energetiche di Mosca. Biden teme che gli attacchi possano innescare aumenti dei prezzi della benzina e complicarne la corsa verso la rielezione

Gli Stati Uniti avrebbero fatto pressioni sull'Ucraina affinché fermi gli attacchi alle raffinerie di petrolio russe. Il timore di Washington è che i raid alle infrastrutture energetiche finiscano per far salire i prezzi globali del greggio, innescando una nuova spirale inflazionistica che a sua volta avrebbe gravi ripercussioni per il presidente Usa Joe Biden nella sua corsa alla rielezione. È quanto scrive il quotidiano britannico Financial times citando fonti vicine alla Casa bianca e all'intelligence ucraina.

Nelle ultime settimane, l'Ucraina ha intensificato gli attacchi aerei alle infrastrutture energetiche di Mosca: secondo quanto riferito al Financial times da un funzionario dell'intelligence militare ucraina, i raid condotti da inizio anno sono stati almeno nove e hanno colpito diversi terminal, depositi e strutture di stoccaggio. Kiev sta dimostrando di poter colpire la maggior parte delle infrastrutture di esportazione del petrolio nella Russia occidentale, che rappresentano il 60% delle esportazioni del Paese.

La mossa di Kiev va letta alla luce di due fattori. Da un lato, ci sono le sanzioni occidentali, come il price cap sul petrolio russo, che non hanno funzionato come sperato: i ricavi dall'export di fonti fossili sono calati nel 2023 del 24%, ma non sono crollati. E Vladimir Putin può così continuare ad alimentare la sua macchina da guerra con i profitti dalle fonti fossili. Dall'altro lato, l'Ucraina ha voluto mandare un messaggio ai suoi alleati sui ritardi nella consegna di armi e munizioni, che stanno favorendo Mosca. Oltre che a Washington direttamente per il mancato sblocco dei 60 miliardi di dollari di aiuti promessi da Biden, e bloccati al Congresso per l'opposizione ei repubblicani. Kiev vuole anche mostrare i suoi progressi nello sviluppo dei droni, mettendo pressione sul Cremlino.

Dalla Casa bianca, però, questo attivismo viene mal visto. Colpire il petrolio russo vuol dire innescare una spirale inflazionistica mentre negli Usa si entra nel pieno della campagna elettorale che vedrà Biden opposto a Donald Trump. "Niente terrorizza un presidente americano in carica più di un’impennata dei prezzi alla pompa durante un anno elettorale”, ha affermato al Financial Times l'ex consigliere energetico della Casa bianca, Bob McNally.

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