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Martedì, 30 Aprile 2024
ECONOMIA / Italia

Aumento dell'Iva già da ottobre

La decisione sarebbe maturata ieri al termine degli incontri tra il premier Enrico Letta, il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e il commissario europeo Olli Rehn. Una "partita di scambio", dopo l'abolizione dell'Imu, per tranquillizzare l'Europa sulla stabilità dei nostri conti

Aumento sì, aumento no. Dopo l'Imu l'attenzione "fiscale" del governo si concentra sempre più sull'Iva. Stamattina, ai microfoni del Gr1, il sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta, ha affermato, a conferma che i prossimi giorni saranno decisivi, che le risorse che il governo ha a disposizione per i prossimi 2-3 mesi "presentano un percorso impegnativo perché oltre all'Iva c'è anche l'Imu e gli ammortizzatori sociali, quindi nelle prossime ore dovremo fare una valutazione complessiva e decidere quali siano le priorità".

IVA: "SIAMO I PIU' TARTASSATI D'EUROPA"

Il Corriere della Sera però, con un articolo a firma di Roberto Bagnoli, dà per certo l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto,dal 21 al 22 percento, e questo avverrebbe già da ottobre. Secondo quanto si afferma nell'articolo, la decisione sarebbe maturata ieri al termine degli incontri tra il premier Enrico Letta, il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni e il commissario europeo Olli Rehn, che si trovava in Italia per un'audizione parlamentare.

L'AUMENTO DELL'IVA CI COSTERA' 4 MILIARDI DI EURO

Rehn si era detto molto critico riguardo all'abolizione dell'Imu sulla prima casa, e la decisione di aumentare l'Iva sarebbe una sorta di "partita di scambio" per tranquillizzare l'Europa sulla stabilità dei nostri conti.

Anche La Repubblica conferma il probabile aumento dell'aliquota: "E' uno scenario che al ministero dell'Economia danno ormai pressoché per scontato. 'O si finanzia l'abolizione dell'Imu - dicono fonti autorevoli di Via XX settembre - o si finanzia il blocco dell'aumento dell'Iva. Entrambe le cose non sono possibili'", si può leggere nell'articolo a firma di Roberto Mania.

LA RICHIESTA DI BRUNETTA

Il premier Letta smentisca l'aumento dell'Iva e "onori" gli impegni presi alla nascita del Governo: lo chiede Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl. "E' bastata la visita di un giorno a Roma del commissario per gli Affari economici e monetari dell'Ue, Olli Rehn, con le sue inopportune dichiarazioni, che tutti adesso reputano inevitabile - osserva - l'aumento dell'Iva a ottobre (pare che anche qualcuno all'interno del governo se ne sia convinto). Eppure gli impegni del presidente del Consiglio, Enrico Letta, nel discorso su cui ha ottenuto la fiducia delle Camere lo scorso 29 aprile erano chiari: 'rinunciare all'inasprimento dell'Iva'; 'superare l'attuale sistema di tassazione della prima casa'; 'generale riduzione del costo del lavoro e del peso fiscale'. Provvedimenti complementari l'uno all'altro e non alternativi. Per i quali, tra l'altro, il Popolo della libertà - prosegue Brunetta - ha fornito al governo ipotesi di copertura più che sufficienti". "A questo punto la risposta spetta solo a Enrico Letta e non a inutili epigoni del Partito democratico o di Scelta Civica. Siamo convinti - conclude il presidente dei deputati Pdl - che il presidente del Consiglio onorerà gli impegni presi".
 

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