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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il caso / Reggio Calabria

Perché Conte ha "licenziato" il commissario alla sanità in Calabria Saverio Cotticelli (da lui nominato)

La nota da Palazzo Chigi dopo quanto mandato in onda venerdì sera da "Titolo V" su Rai3. Il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano: "Non può restare al suo posto un minuto in più"

"Il piano Covid dovevo farlo io? Non lo sapevo". E Conte lo rimuove. "Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità". Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo che Cotticelli, nella trasmissione Rai "Titolo V" ha detto di non sapere che doveva preparare lui il piano Covid della regione.

La figuraccia di Saverio Cotticelli, (ex) commissario alla sanità in Calabria

Una figura poco edificante quella fatta da Cotticelli, generale dei carabinieri in pensione, durante la trasmissione andata in onda venerdì sera su Rai3. Interrogato da un giornalista, Saverio Cotticelli non ha saputo fornire risposte precise sulla situazione ospedaliera e le terapie intensive sul territorio, non era a conoscenza dei numeri attuali né di quanti posti letto fossero attualmente attivi.

E ora Giuseppe Conte ha annunciato la sua decisione. Il premier l'aveva mandato in Calabria e il premier lo ha "licenziato". Conte aveva scelto, insieme all'allora ministro Giulia Grillo, il generale Cotticelli per assegnargli una missione difficile, quasi impossibile, quella di risanare i conti in rosso della sanità e a rimettere in moto, spingendolo nella direzione giusta, un sistema che ha sempre malfunzionato. Dal canto suo Cotticelli, a quanto si apprende da fonti del ministero della Salute, ha deciso di presentare le sue dimissioni al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri. Già nelle prossime ore sarebbe prevista la nomina del nuovo commissario per la Calabria.

D'accordo con il premier anche il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano per il quale l'attuale commissario alla sanità "non può restare al suo posto un minuto in più. Il governo - afferma in una nota - darà corso alla nuova nomina, sulla base del nuovo commissariamento deciso in CdM. La zona rossa però è il frutto non di una decisione politica, ma di un Rt elevatissimo e di gravi inadempienze nell'organizzazione regionale, nonostante le importanti risorse stanziate in questi mesi".

"Una sola cosa è certa - aggiunge Provenzano -, tutto questo non può essere pagato dai cittadini calabresi. Con il decreto di stanotte arriveranno i primi importanti ristori per gli imprenditori, i lavoratori e i cittadini colpiti dalle restrizioni. Soprattutto, sul fronte sanitario vanno recuperati con tutta l'urgenza del caso i ritardi (storici e attuali) per tutelare i diritti dei calabresi. Basta polemiche. E ciascuno faccia fino in fondo la sua parte. È in gioco la vita e la dignità dei cittadini", sottolinea.

A chiedere la sostituzione di Cotticelli sono stati anche i parlamentari calabresi del MoVimento 5 stelle. "I ministri Gualtieri e Speranza procedano al più presto alla nomina di una nuova Struttura commissariale per la grave situazione in cui versa la sanità Calabrese. Nonostante i nostri appelli all’attuale Struttura commissariale e alla Regione a tenere sotto controllo la situazione epidemiologica, la Calabria oggi è zona rossa. Tante sono le carenze strutturali del nostro sistema sanitario regionale gravato da anni di scelte amministrative sbagliate e di commissariamento di ogni colore politico".

La Calabria impugna la zona rossa ma i numeri smentiscono la Regione

"Ricordiamo - sottolineano nella nota - che l’entrata in vigore del nuovo decreto Calabria prevede che la nuova Struttura commissariale sia il soggetto attuatore per l’emergenza Covid 19 e prevede risorse per ripianare il disavanzo sanitario che oggi ammonta a 160 milioni di euro. In questo modo si potrà fare chiarezza sulla catena di comando emergenziale e finiranno finalmente i rimpalli di responsabilità con la Regione che nega le sue".

I sindaci del Reggino: "Cotticelli imbarazzante, si dimetta"

"I 97 sindaci della Città metropolitana di Reggio Calabria chiedono le immediate dimissioni del commissario Cotticelli". Lo afferma il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, commentando l'intervista andata in onda ieri sera nella trasmissione Titolo V di Rai3 al commissario calabrese alla sanità Saverio Cotticelli. "Nel caso in cui questo non dovesse avvenire - prosegue il sindaco metropolitano - chiediamo che sia il Governo a rimuoverlo immediatamente dall'incarico e che faccia le cose che consentano alla Calabria di uscire dalla zona rossa e cioè l'aumento di posti di terapia intensiva, l'assunzione del personale medico e paramedico e la realizzazione di un centro covid regionale". "Queste richieste - spiega Falcomatà - saranno contenute all'interno di un documento che consegneremo simbolicamente al prefetto affinché arrivi al governo. Le scene che sono andate in onda ieri sera sono uno spettacolo mortificante e imbarazzante per la Calabria e i calabresi. Adesso basta, sulla pelle dei cittadini - conclude - non si scherza più".

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