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Venerdì, 26 Aprile 2024
Soldi e politica / Italia

Soldi e politica, come spende i fondi il consigliere regionale nell'esercizio delle sue funzioni?

Dopo l'ultimo scandalo scoppiato alla Regione Lazio, oggi è scattata un'inchiesta anche sul consiglio regionale della Campania. Ora diventa un dovere chiedere trasparenza per i bilanci di tutti i consigli regionali

Il caso Fiorito ha portato quasi al collasso il governo Polverini nel Lazio. La presidente ha rischiato la poltrona ma decisa va 'avanti'. Chissà che non possa essere quel agognato primo pezzo che scatena l'effetto domino sulla questione della trasparenza, a proposito della gestione dei fondi dei consiglieri di tutti i governi regionali. Trasparenza è stata una delle parole d'ordine all'insediamento del governo dei professori, in momenti di sacrifici, pretendere l'analisi pubblica delle spese della politica, diventa un dovere democratico.

La politica, nonostante le spalle al muro, sembra avere sempre una scusa per eludere il pubblico giudizio. Non è per niente facile sapere come vengono spesi i fondi.  Alla regione Lombardia è impossibile vedere le fatture, il Fatto Quotidiano ha provato a chiederle ma alcuni consiglieri si sono alquanto indignati alla sola richiesta. “Non è possibile farvi vedere nulla e poi non ne vedo proprio il motivo perché i nostri bilanci sono certificati dalla Corte dei Conti, quando la Lombardia sarà messa come il Lazio ne riparleremo. Come spendiamo i nostri soldi sono ca**i nostri. Arrivederci”, così il Capogruppo della Lega Stefano Galli intervistato sulla questione. La politica lombarda fa squadra da sinistra a destra e tutti sottolineano la grande distanza che c'è tra la loro situazione 'sana', e la traballante regione Lazio, solo Idv e Sel si sono dimostrati disponibili.

I bilanci regionali, in ogni caso, sono certificati dalla Corte dei Conti, hanno voci aggregate molto vaghe che non specificano come realmente sono stati spesi i fondi. Questo vale per tutte le regioni. Qualche obiezione ci sarebbe, per esempio, potrebbero spiegare dove e a chi vanno i migliaia di euro spesi in consulenze varie, perché con tutta la buona fede, c'è la sensazione che ci potrebbe essere la possibilità di sorprese.

La politica si auto-certifica spese e rendiconti, tutto attraverso i propri funzionari amministrativi che poi depositano i bilanci all'ufficio di presidenza. Questi ha il potere e non il dovere, di "chiedere chiarimenti, nonché l’esibizione della documentazione relativa alle spese sostenute dai propri consiglieri". Le singole spese però, non vengono quasi mai controllate per non rischiare di violare la privacy degli eletti.

Ma poi, è di oggi la notizia della visita della Guardia di Finanza negli uffici del consiglio regionale della Campania, negli uffici del Centro Direzionale gli uomini della GdF hanno acquisito alcuni documenti del bilancio regionale in riferimento ai fondi ripartiti tra i gruppi. Sarebbero finiti nella disponibilità dei singoli consiglieri 6 milioni di euro, attraverso alcuni bonifici, secondo i primi riscontri quei soldi erano destinati ai gruppi. La Procura di Napoli ha disposto l'operazione è ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di peculato.

Non è dato sapere se la visita dei finanzieri al Consiglio regionale campano è conseguenza della tempesta abbattutasi sulla regione Lazio, ma sorge il dubbio che ci potrebbero essere più di qualche irregolarità, in più di qualche consiglio regionale, se solo si indagasse più a fondo.
 

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