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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sondaggi, è il disincanto a far tremare il M5s: 4 elettori su 10 non lo rivoterebbero

Lega al 33 per cento e Movimento 5 stelle al 23 per cento secondo una rilevazione pubblicata da "Qn" elaborata da Noto Sondaggi. Emerge prepotentemente il "disincanto" dell'elettorato M5s: solo il 60% di chi lo scorso 4 marzo li ha votati oggi lo rifarebbe

E' passato ormai quasi un anno dalle ultime elezioni politiche. Tempo di bilanci. E oltre che per i sondaggi che danno il Movimento 5 stelle intorno al 23-25 per cento, in casa pentastellata a preoccupare sono anche altre rilevazioni: e riguardano il disincanto di chi ha votato M5s un anno fa.

Ultimi sondaggi politici: Lega al 33 per cento, M5s al 23 per cento

Dal 4 Marzo 2018 i rapporti di forza nella maggioranza si sono invertiti: la Lega dal 17,7 è salita fino al 33% con un balzo di quasi 16 punti, mentre il M5s ha fatto la strada inversa, scendendo dal 32,7 al 23. E' il quadro che emerge da una rilevazione pubblicata da "Qn" elaborata da Noto Sondaggi, che in sostanza conferma il risultato delle regionali in Abruzzo. Un punto va chiarito: il governo nel suo complesso tiene, ma è anche vero che nel frattempo si sono invertiti i rapporti di forza tra i due sottoscrittori del contratto. 

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Sondaggi, disincanto M5s: 4 elettori su 10 non lo rivoterebbero

Ma il sondaggio va più a fondo. I numeri, secondo "Qn", denotano il "disincanto" dell'elettorato cinquestelle: solo il 60% di chi lo scorso 4 marzo li votò, oggi lo rifarebbe. Il 15% degli interpellati voterebbe centrosinistra e un ulteriore 20% metterebbe la croce sul simbolo della Lega. Nella militanza 5stelle c'è delusione per le misure del governo: uno su tre non è soddisfatto da quanto fatto finora; il 30% considera che le promesse fatte non sono state mantenute e il 38% esprime giudizio negativo sull'alleanza con la Lega.

di maio ansa-3-2

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Estremamente positivo è invece il giudizio sul decreto dignità e il reddito di cittadinanza (rispettivamente l'82% e il 78% degli interpellati è a favore dei due provvedimenti) ma sulla vicenda dell'Ilva il consenso scende al 18% e solo il 20% approva la scelta di dare il via libera alla Tap. Promossa invece la linea tenuta fino a questo momento dal Movimento sulla Tav: il 55% degli intervistati ne è soddisfatto.

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La strada verso le elezioni europee è lunghissima, e tutto può succedere: prima ci sono tra l'altro anche le elezioni regionali in Sardegna, dove la curiosità per il risultato dei candidati di Lega e M5s è tanta. Il problema più urgente per il M5s è invertire il trend: sono mesi ormai che il distacco con la Lega aumenta, inesorabilmente.

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