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Venerdì, 26 Aprile 2024
Lo studio

Smettere di fumare dopo un infarto può far guadagnare quasi 5 anni di vita

La ricerca ha coinvolto 989 pazienti con un'età media di 60 anni

Dopo aver subìto un infarto, smettere di fumare può far guadagnare al soggetto colpito quasi 5 anni di vita senza malattie cardiache e senza nemmeno dover ricorrere ad una terapia preventiva. È quanto emerso da una ricerca condotta dagli esperti dell'Amsterdam university medical centre e presentata durante l’ultimo congresso scientifico della Società europea di cardiologia (Esc). Lo studio in questione ha analizzato i dati relativi a 989 pazienti, fumatori dai 45 anni in su, e che avevano continuato a fumare nei sei mesi successivi ad un infarto o ad un intervento per l'impianto di stent o bypass. L'età media era di 60 anni ed il 23% erano donne.

Tutti i partecipanti alla ricerca erano stati generalmente trattati con farmaci per prevenire altri problemi di natura cardiaca, tra cui alcuni antiaggreganti, statine e farmaci per abbassare la pressione sanguigna. Si tratta di un gruppo di persone "particolarmente a rischio di avere un altro infarto o un ictus. Per loro smettere di fumare è potenzialmente l'azione preventiva più efficace", ha spiegato Tinka Van Trier, tra i ricercatori che hanno condotto lo studio. Per arrivare a proporre la loro tesi, i ricercatori si sono serviti di un modello in grado di stimare il guadagno in anni di vita passati in salute, escludendo dunque altri episodi di infarto o ictus, per i pazienti che hanno definitivamente smesso di fumare.

Dalle analisi è emerso come il beneficio derivante dall'abbandono delle sigarette fosse perfettamente equiparabile a quello derivante dalla terapia con antiaggreganti, statine e farmaci per abbassare la pressione. In particolare, poi, smettere di fumare avrebbe comportato ai pazienti un guadagno pari a 4,81 anni senza ulteriori problemi cardiaci, mentre l'assunzione dei vari farmaci insieme avrebbe fornito un guadagno pari a 4,83 anni.

Questo indica che "smettere di fumare è molto importante per aggiungere anni in salute alla propria vita", ha sottolineato Van Trier. “È importante sottolineare che la nostra analisi non ha tenuto conto degli altri vantaggi sulla salute derivanti dalla rinuncia al fumo, ad esempio sulle malattie respiratorie e il rischio di cancro - ha concluso -. Sappiamo che il fumo di sigaretta è responsabile del 50% di tutti i decessi evitabili tra i fumatori, di cui la metà è dovuta a malattie cardiovascolari".

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