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Energia

Le energie rinnovabili conquistano il mondo del lavoro: in 10 anni i dipendenti del settore sono raddoppiati

In base ai dati emersi dal report Renewable Energy and Jobs: l’Annual Review, giunto alla sua decima edizione, ha fatto emergere un dato incoraggiante che riguarda il settore delle energie rinnovabili

Che nel corso degli anni ci sia stata una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente e della necessità di fare passi in avanti in questo senso è ormai noto. L’utilizzo di macchine elettriche e uno stile più green nelle case sono stati i contributi più concreti dei cittadini, ma non gli unici.

Molte aziende hanno capito l’importanza di sostituire le energie non rinnovabili con quelle rinnovabili con il vantaggio non solo di dare una mano all’ambiente, ma di creare anche nuovi posti di lavoro.

Questo è quanto è emerso dal nuovo rapporto Renewable energy and jobs: annual review 2023, elaborato dall’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) in collaborazione con l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo).

Grazie a più investimenti nel settore e a tecnologie sempre più avanzate nel corso di 10 anni i posti di lavoro sono addirittura raddoppiati.

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Il report presentato da Irena, ha analizzato il settore nell’arco di tempo che va dal 2012 al 2022 fornendo dati straordinari. Mentre dieci anni fa gli occupati nel comparto erano solo 7,3 milioni ora si è arrivati a 13,7 milioni.

Un risultato significativo che denota come non solo ci siano stati più investimenti in questo campo, ma che questo incremento è dovuto anche a migliori condizioni di lavoro, un ambiente sano e retribuzioni adeguate.

Anche se i dati sono positivi, c’è da dire che la crescita non ha interessato tutte le nazioni nello stesso modo. In testa a questa classifica troviamo la Cina, dove si concentra circa il 41% dei posti di lavoro con i suoi 5,5 milioni di dipendenti. Al secondo posto, ma nettamente distaccata c’è l’Unione Europea con oltre 1,6 milioni di posti di lavoro seguita a breve distanza dal Brasile (1,4 milioni). In fondo alla classifica c’è l’India (988mila posti), mentre fanalino di coda sono gli Usa (solo 994mila).

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I settori del rinnovabile che assicurano più posti di lavoro

Se la maggior parte delle offerte lavorative è concentrata nella nazione asiatica, anche tra gli impieghi delle energie rinnovabili, bisogna fare dei distinguo. Il settore più sviluppato in questo senso è quello del fotovoltaico con circa 4,9 milioni di addetti. Un dato che rappresenta circa un terzo della forza lavoro totale e che fa capire come questo comparto sia molto più sviluppato rispetto agli altri.

L’idroelettrico e i biocarburanti, infatti hanno a testa una forza lavoro pari a 2,5 milioni di dipendenti, mentre si arriva solo a 1,4 milioni di persone per l’industria dell’eolico.

Gli obiettivi futuri

Il raddoppio dei posti di lavoro in dieci anni è senza dubbio un ottimo risultato che non deve essere considerato però come un traguardo, ma un punto da cui ripartire per migliorarsi, soprattutto perché si concentra solo in poche aree mondiali.

Proprio per questo l’Ilo ha diramato delle Linee Guida per una Transizione Equa e Sostenibile. Tra i traguardi principali da raggiungere c’è quello di coinvolgere più giovani, le minoranze e annullare il divario di genere (attualmente i due terzi delle posizioni lavorative sono occupate dagli uomini).

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