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Martedì, 30 Aprile 2024
La metamorfosi / Svezia

Da calciatore in Italia a monaco buddista: la parabola di Kevin Lidin

Arrivato nel nostro Paese a 18 anni, il centrocampista svedese ha indossato le maglie di Pisa, Bologna e Paganese, prima di ritirarsi a causa di una serie di infortuni. Da quel momento ha deciso di stravolgere totalmente la sua vita

Dagli stadi del grande calcio ai monasteri in Thailandia. Una storia incredibile, fatta di trasformazione e cambiamento, ma anche di ricerca, che ha come protagonista Kevin Lidin, ex calciatore che per diversi anni ha militato in club italiani. Il centrocampista svedese, nato nel 1999, ha dovuto appendere gli scarpini al chiodo a 31 anni a causa di un infortunio e da quel momento ha deciso di stravolgere la sua vita. In un viaggio alla ricerca della serenità e di una ritrovata spiritualità: arrivato in Thailandia, Lidin si è avvicinato al mondo dei monaci buddisti, entrando a farne parte completamente.

Il calcio e l'esperienza in Italia

Lidin, geometra del centrocampo dotato di una buona tecnica, era arrivato in Italia da giovanissimo. A 18 anni li primo contratto con il Pisa, che lo aveva acquistato dal Lund, club svedese in cui era Kevin si era fatto notare. A gennaio dello stesso anno arriva il prestito al Bologna, poi quello in Svezia, sempre al Lund, e infine il ritorno al Pisa e il passaggio alla Paganese. Una carriera sfortunata, condizionata dai tanti infortuni. Dopo il ritorno in patria da svincolato, a soli 31 anni, Lidin decide di dire addio al calcio giocato.

La vita da monaco buddista

Abbandonati scarpini e palloni, Kevin ha così intrapreso una strada totalmente differente, fatta di meditazione e spiritualità. Prima è diventato istruttore di Yoga e poi, dopo un viaggio in Thailandia, ha deciso di trascorrere un interno anno in un tempo buddista. Lì è avvenuta la completa trasformazione, una metamorfosi totale: capelli rasati e al posto di maglia e pantaloncini la kesa, la celebre veste arancione dei monaci buddisti. Dopo questa esperienza Lidin ha fatto ritorno in Svezia, dove continua a coltivare la passione per la meditazione e continua a lavorare come istruttore di yoga. Non vive recluso come un monaco, ma prosegue nel suo percorso spirituale, seguendo i dettami di questo nuovo stile di vita. Il calcio, ormai, è un lontano ricordo.

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