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Lunedì, 29 Aprile 2024
Grande Fratello

Grande Fratello: Rosy Chin in lacrime davanti al padre, Signorini ricorda Giulia Checchettin

La Chef racconta della difficile situazione che l'ha portata a scappare di casa quando aveva 18 anni

Nel video in alto, Rosy incontra la sua famiglia

La 22esima puntata del Grande Fratello regala forti emozioni, in particolare quando Rosy Chin viene chiamata nel cortiletto per parlare del rapporto complesso con il padre. La gieffina non sa che presto avrà modo di confrontarsi con lui e di certo le lacrime non mancheranno. Prima dell'incontro, Alfonso Signorini dedica un momento alla lotta contro la violenza sulle donne e ricorda Giulia Cecchettin, la giovane uccisa dall'ex fidanzato poco più di due settimane fa. Nel video lanciato dal conduttore sentiamo la Chef parlare di un "padre padrone" e di una madre altrettanto fredda che le diceva di soffrire in silenzio e di non lamentarsi. La gieffina vorrebbe sentirsi dire che è brava e che i genitori le vogliono bene. 

Rosy e il rapporto con il padre

Chiamata nel Tugurio, la Chef racconta: "Non so quale sia la mia colpa. Noi abbiamo una cultura molto forte e apparteniamo a una generazione completamente diversa [lei e i suoi genitori, ndr]. Io sento e patisco tutto ciò. Anche il modo in cui loro sono stati cresciuti dai nonni si riflette e ha influito tantissimo. Mio fratello è stato privilegiato e quando chiedevo a mia madre il motivo, lei mi rispondeva: 'Perché è così'". Alfonso Signorini svela a Rosy che il 25 novembre si è celebrata la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: "A Roma sono scese in piazza 500 mila persone - 'c'erano anche tanti uomini', aggiunge - per esprimere la loro vicinanza a un tema così importante, complice l'ennesimo femminicidio. Voi non lo sapete, ma è morta un'altra donna, vittima della furia omicida di un uomo. Si chiamava Giulia ed era a un passo dalla laurea. Tu parli di cultura, riferendoti a quella cinese, ma io direi 'antropologia', che non ha bandiere, perché la società è maschilista da millenni". La Chin commenta: "Però chi resta in silenzio diventa parte del problema", e Signorini si complimenta con lei: "Brava. Ma tu non sei rimasta zitta, perché tu hai detto: 'Sapete che vi dico? È vero, vivrò in una famiglia patriarcale, dove l'uomo ha la sua priorità, ma io non ci sto'. Poi te ne sei andata". Lei conferma e poi ammette: "Sono scappata di casa, inseguendo il mio istinto. Non ce la facevo più a sentirmi oppressa in una bolla che non mi apparteneva e mi sono ribellata". Il conduttore sottolinea: "Sei una grande donna".

Come sono ora i rapporti tra lei e i genitori? A rispondere è Rosy: "Nonostante tutti questi miei passi, ho sentito anche il peso delle responsabilità, perché comunque i valori della cultura cinese li ho, come quelli della cultura italiana. Quindi ho sentito tante volte il peso del fallimento e ci faccio i conti ancora adesso. Io onoro, rispetto e sono devota alla famiglia. Ai miei figli insegno la libertà assoluta: di esprimersi, di amare, di cadere, rialzarsi e sbagliare di continuo. Se non commettono errori non possono imparare". Con il fratello, lei ammette, non è buona la situazione: "Forse mi giudica come colpevole del fatto che era stato spedito in Cina quando aveva solo 11 anni, perché io ero scappata di casa a 18 e mamma e papà non volevano che diventasse come me, con la mia apertura mentale, con il mio modo di essere e di pensare. L'hanno mandato in Cina fino ai 18 anni e quando è tornato mi ha vista donna, cresciuta ed è entrato in competizione con me. Tutto ciò che gli dico o cerco di insegnargli con amore, lui la prende male per questo motivo e dà a me quella colpa". 

L'incontro con la famiglia

Il primo a entrare in scena è proprio il fratello di Rosy: "Abbiamo avuto un'infanzia un po' difficile, siamo stati sempre in competizione. Hai scelto di intraprendere questa avventura, ora goditela. Ricordati sempre che questo è un gioco, non avere paura di sbagliare. Tu mi hai insegnato che sbagliare è umano e perdonare è divino. Ti voglio un mondo di bene". Lei è freezata, ma lui l'abbraccia forte mentre lei piange dalla commozione. "Non piangere", le dice. Arriva nel Tugurio la madre: "Coraggio, vai avanti. Perdonaci per quello che ti abbiamo fatto, noi non possiamo darti tutti questi affetti... Hai fatto tutto te, con coraggio, per andare avanti con il tuo pensiero. Ti voglio tanto tanto bene e sono orgogliosa di te. Fuori di qui stiamo tutti bene, anche i bambini, a cui manchi molto. Siamo tutti contenti, fai la tua strada e tutto ciò che desideri. Papà non è venuto, l'hai fatto arrabbiare, ma dopo ne parliamo". E invece il padre Corrado è lì, e appena entra la abbraccia e le dice di volerle bene. Quando vede la figlia piangere dalla gioia, l'uomo commenta: "È un gioco", ma il freeze finisce e Rosy lo stringe a sé con le lacrime ancora sul volto. La madre ribadisce che le vogliono tutti bene e lei chiede: "Ma vi hanno pagato per dire queste cose?". 

Dallo studio Alfonso Signorini spezza una lancia in favore di Rosy: "Io credo che questa sera vostra figlia abbia dato a tutti una grande lezione. Fin da piccola aveva voglia di crescere e di lottare contro le ingiustizie. Penso che anche da genitori noi possiamo sempre avere qualche cosa da imparare dai nostri figli. Mi è piaciuto molto che la mamma di Rosy questa sera le abbia detto: 'Scusaci per le nostre mancanze'. Forse dalle sue parole avete compreso qualcosa di nuovo anche voi". La madre conferma, il padre risponde: "Da piccola le piaceva imparare tutto, come oggi". Per quanto riguarda la differenza di atteggiamento tra Rosy e il fratello, la madre spiega: "È vero, era un privilegiato, ma solo perché quando è nata mia figlia eravamo più poveri". La gieffina crolla in un pianto nel momento in cui racconta del periodo in cui da piccola cercava di partecipare in ogni modo alle recite scolastiche per vedere i genitori lì ad applaudirla, cosa che non accadeva mai in quanto i due lavoravano: "Io ci rimanevo tanto male e infatti la mia foga di volerli tra il pubblico mi ha spinta sempre di più a voler essere protagonista, e oggi li ho qua".

Riguardo alla fuga della figlia a 18 anni, Corrado commenta: "Io non avevo paura perché lei aveva già 18 anni. La mamma ha pianto un po' di più", ma la diretta interessata non ci sta e svela: "No, dicevate che per voi ero morta e non dovevo mai più tornare a casa". I due genitori scoppiano a ridere per l'imbarazzo, è evidente, e Signorini li gela: "C'è poco da ridere su una frase del genere". Il padre della gieffina infine sottolinea di volerle sempre bene: "Lo sai, no?", le chiede. "Sì, adesso...", ribatte lei. Sulla questione il conduttore afferma: "Questa non è certamente la sede per parlarne, però in Rosy certe ferite sanguinano ancora e sono un po' difficili da curare". Al momento dei saluti, la Chin abbraccia prima Corrado, chiedendogli di scusarla "per prima" (probabilmente per averlo messo a disagio durante l'incontro) e poi stringe la madre e il fratello. 

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