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Lunedì, 29 Aprile 2024
La decisione

Assegnata la scorta all'ad Rai Roberto Sergio: minacciato per le posizioni su Israele

Tensioni salite a partire dalle polemiche sul comunicato della Rai letto da Mara Venier a Domenica In

Scorta assegnata all'amministratore delegato della Rai Roberto Sergio. Il ministero dell'Interno ha deciso di mettere sotto tutela il direttore dopo le minacce rivolte a lui e alla sua famiglia relativamente alle posizioni in difesa di Israele espresse tramite il discusso comunicato letto da Mara Venier durante l'ultima puntata di "Domenica In".

Cosa è successo

Un caso politico scoppiato a partire dalla canzone portata a Sanremo da Ghali, con l'appello lanciato durante l'ultima serata del festival per lo "stop a genocidio" in riferimento a quanto sta accadendo a Gaza. Parole che hanno sollevato le critiche da parte dell'ambasciatore israeliano a Roma.

A Domenica In, Ghali ha voluto rispondere: "Stiamo vivendo un momento in cui le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono viva la pace". A fine puntata, Venier ha quindi letto il comunicato recapitato dall'ad Roberto Sergio: "Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta". Tra gli applausi del pubblico in teatro Mara Venier ha poi concluso affermando: "Sono le parole, che ovviamente condividiamo tutti, del nostro amministratore delegato Roberto Sergio".

La nota ha generato lo sdegno delle opposizioni e di parte della società civile, ma anche spaccature all'interno della stessa Rai, con la presidente Marinella Soldi che ha espresso il proprio disappunto sia per i contenuti del comunicato che per il metodo, essendo mancata condivisione e cautela su un argomento così delicato.

Diversi movimenti hanno organizzato in questi giorni presidi di protesta davanti alle sedi Rai di tutta Italia. A Napoli e a Torino si sono registrati scontri tra forze dell'ordine e manifestanti, con cariche da parte degli agenti e vari feriti. Un presidio di circa 200 persone, tra cui esponenti di "Potere al popolo" e del movimento "Cambiare rotta" è attualmente in corso sotto la sede Rai di Viale Mazzini (Roma) al grido di "basta propaganda filo-israeliana" e nelle prossime ore sono attese ulteriori manifestazioni anche a Milano, Bologna, Genova e Bari.

Per quanto riguarda le minacce ricevute da Roberto Sergio, a quanto si apprende è stata depositata una prima informativa delle forze dell’ordine e i Pm, coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, esamineranno le carte per valutare eventuali ipotesi di reato e l’apertura di un fascicolo di indagine.

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