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Domenica, 28 Aprile 2024
Sanremo

Sanremo, seconda puntata: Baglioni omaggia Baudo, Pio e Amedeo show

Dopo una partenza "diesel", il festival ritrova ritmo grazie ad ospiti e intrattenimento. Arrivano Hunziker, Mannoia, Mengoni, Cocciante. E Pio e Amedeo, che portano anche un po' di satira. Virginia Raffaele torna strepitosa imitatrice. Standing ovation per Loredana Bertè

Una partenza "diesel" per il Festival di Sanremo 2019. Se la prima puntata ha faticato a scorrere, a causa delle infinite esibizioni dei cantanti, il secondo appuntamento ritrova ritmo. Merito delle performance dimezzate, degli ospiti pop azzeccati e dei tre conduttori un po' più sciolti. Baglioni condivide la scena con Pippo Baudo, vero e proprio simbolo della storia del Festival, e chiama sul palco Michelle Hunziker, amata conduttrice dell'anno scorso, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni e Riccardo Cocciante. Infine Pio e Amedeo, che tengono il palco con un vero e proprio show, senza risparmiare un pizzico di satira, fino ad oggi assente. 

Un inizio un po' lento 

L'inizio della puntata preoccupa, perché un po' lento. Sembra di rivivere la "processione" di artisti di ieri. Pochi i momenti di spettacolo nella prima ora di show. La serata si apre con il tradizionale omaggio di Baglioni alla propria discografia: proprio come ieri, è in piedi sul trampolino, sospeso al centro della scena, ma stavolta canta Noi no. Quindi comincia la gara. Inizia Achille Lauro con le sonorità rock di Rolls Royce, poi tocca ad Einar, Il Volo, Arisa e Nek. Le esibizioni sono intervallate da due sketch su pregi e difetti degli italiani: Bisio e Baglioni interpretano una gag sulla punteggiatura, poi il comico piemontese si lancia in un attacco agli haters. Il primo blocco si chiude su Quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia. 

Pippo Baudo: "A Sanremo come a casa, ero già pronto l'anno scorso"

Quando tutto sembrava ormai prendere una piega pedante, appare Pippo Baudo. La platea si alza alla vista del "simbolo" del Festival. Inutile ricordare che Baudo, con 13 edizioni all'attivo, ha portato la kermesse in paradiso e all'inferno, portandosi a casa uno dei successi più grandi di sempre, nel 1995, con Claudia Koll ed Anna Falchi, e anche il sonoro flop nel 2008, con Piero Chiambretti, Bianca Guaccero e Andrea Osvàrt. Il "papà" del Festival ribadisce ancora una volta che, fosse per lui, tornerebbe alla conduzione anche domani: "Io ero già pronto a venire qui l'anno scorso, io vivo a Sanremo, ho il certificato di residenza senza scadenza". Poi arrivano Daniele Silvestri e Rancore con la loro 'ArgentoVivo', una delle canzoni più belle della gara.

Ciclone Michelle Hunziker

Michelle Hunziker è un ciclone. Dopo una finto collegamento telefonico in cui si finge a letto con l'influenza, la presentatrice appare nel teatro, esibendosi insieme a Bisio, suo storico partner a Zelig. Insieme cantano La lega dell'Amore, brano di Elio e le storie tese, letto da più parti come un riferimento al governo. Michelle resta sul palco dieci minuti: il tempo di piazzarsi in cima ai trend tropic di Twitter. Dieci minuti: il tempo di travolgere la platea col suo fare da showgirl navigata. E Virginia Raffaele subisce. E' proprio lei ad annunciare gli Ex Otago e la loro raffinata 'Solo una canzone'. 

Standing ovation per Mengoni e Bertè 

Tra gli ospiti arrivano poi Tom Walker e Marco Mengoni con 'Hola'. Mengoni si ferma anche per cantare al piano con Baglioni la sua 'L'essenziale' e 'Emozioni' di Lucio Battisti. Platea in piedi per lui. E' uno dei momenti più emozionanti della serata. Insieme alla standing ovation per Loredana Bertè, che canta 'Che cosa ti aspetti da me'. La cantante è più in forma che mai, da tempo non si vedeva così energica. Anche l'orchestra le batte le mani: un omaggio all'artista, alla donna dalla vita turbolenta. Male invece Paola Turci, che stona più volte durante 'L'ultimo Ostacolo'. 

Virginia Raffaele torna imitatrice

Dopo due puntate sottotono, Virginia Raffaele sveste i panni di conduttrice e torna finalmente ad indossare quelli di imitatrice, che le calzano meglio, perché sono i suoi. La sua strepitosa Habanera incanta la platea.

Al rientro dalla pubblicità c'è una sorpresa: sul palco a condurre c'è di nuovo Pippo Baudo. E il pubblico lo acclama. E' lui ad introdurre Baglioni con 'Questo piccolo grande amore', il grande classico del suo repertorio: "Perché è un inno per gli innamorati di tutti i tempi". Virginia fa Virginia e vince, Baglioni fa Baglioni e vince. 

Pio e Amedeo show 

In un crescendo di ritmo, sul palco arrivano verso mezzanotte gli attesissimi Pio e Amedeo, che travolgono l'Ariston con la loro comicità. L'atteggiamento è quello delle vecchie canaglie. E non risparmiano nessuno. Né Adriano Celentano, che deridono per il flop su Adrian, né Mediaset, che ha avuto l'ardire di comprare il formato. Tanto meno Claudio Baglioni: "Dovresti svecchiarti, perché non fai un duetto con Rovazzi? E' il botulino dello spettacolo italiano". Né Matteo Salvini, a cui fanno riferimento con un emozionante monologo sui migranti, portando finalmente un po' di satira sul palco. 

Riccardo Cocciante dimentica le parole di Margherita

La chiusura della serata è infine all'insegna delle emozioni. Arriva Riccardo Cocciante, che interpreta la sua intensa 'Margherita' al piano con Baglioni (pur dimenticando qualche parola...). Michele Riondino e Laura Chiatti, presto al cinema con il film L'avventura, omaggiano il mitico brano di Lucio Battisti. In ultimo, il Premio alla Carriera a Pino Daniele. A ritirarlo sono le figlie. "Un riconoscimento a Pino - dichiara Bisio - perché ha saputo imporsi come figura di spicco nel panorama della canzone italiana, mantenendo un legame fortissimo con la tradizione napoletana e guardando sempre con coraggio artistico e curiosità alle musiche del mondo". 

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