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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cinema

Giovanna Mezzogiorno: "Scartata da registe per il mio peso, poi dissero che ero malata"

L'attrice racconta la sua esperienza, simile a quella di tante colleghe e tante donne

Le campagne sulla diversità? "Boiate". Giovanna Mezzogiorno non usa mezzi termini quando parla del mondo del cinema, ma in generale anche di una società che sembra sempre più attenta a estirpare stereotipi - soprattutto riguardo il corpo femminile - quando in realtà ne è ancora pregna. L'attrice lo racconta nel cortometraggio "Unfitting" - che la vede all'esordio come regista e verrà presentato alla Festa del Cinema di Roma - ma ne parla anche a Repubblica

"Nel cinema conta sicuramente l'aspetto fisico, sarei una ipocrita se dicessi il contrario" spiega, ma aggiunge di più: "Sono stata molto criticata – non apertamente, non te lo dicono in faccia – quando avevo preso molto peso e non corrispondevo più all'immagine che le persone avevano di me. Non mi ero resa conto di quanta falsità ci fosse intorno a me, registe che inneggiano di essere dalla parte delle donne e non lo sono affatto - continua -. In tanti hanno addirittura chiuso i rapporti. Poi sono entrate in campo le leggende, che ero malata e tanti altri mi hanno scansata. Non importa, meglio. Alla fine è una presa di coscienza del fatto che le persone che ti stimano e ti vogliono finché corrispondi alla loro idea e al loro canone. Non è che rendersene conto sia il massimo. Pian piano realizzi che è così. Ma non sono tutti così, molti mi vogliono bene".

Non ci sono dubbi sul fatto che quello dell'attore è anche - se non, per certi versi, soprattutto - un lavoro di immagine, ma fino a un certo punto: "Un attore è un personaggio di cui un pochino il pubblico si deve innamorare - spiega Giovanna Mezzogiorno -. Ma nel corso della mia carriera difficilmente è stata esaltata la mia presenza fisica, non ho mai fatto ruoli che mettessero in risalto l'avvenenza, sempre poco trucco, semplici, quotidiani, normali". Come lei la pensano tante colleghe, ma più in generale tante donne: "La maggior parte si è rotta le scatole di essere vincolata a questi modelli di bellezza. Il termina bellezza è opinabile, diciamo che questi modelli di pseudo perfezione fanno sentire la maggioranza delle persone, non tutti siamo modelli, in una condizione di disagio. A molti livelli: sul lavoro, in famiglia o tra amici".

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