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Domenica, 28 Aprile 2024
Manovra 2024

Arriva la super commissione di esperti per il cinema: costerà 500mila euro l'anno

Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano aveva promesso tagli ai contributi per il cinema, nella Manovra 2024 spunta un maxi bonus per la commissione che dovrà valutare a quali produzioni accreditare i fondi ministeriali

Il taglio dei contributi pubblici al cinema alla fine è arrivato. Se il ministro della Cultura Sangiuliano lo aveva annunciato nelle scorse settimane scatenando il dibattito tra gli operatori e la politica, ora quei tagli ai fondi a pioggia trova una sua definizione nella Manovra 2024 nella versione definitiva visionata da Today.it e bollinata dalla ragioneria dello stato. Ma c'è un elemento peculiare che emerge dalla lettura del testo inviato al Parlamento. 

"Con la cultura si mangia" ha detto il ministro Sangiuliano e in effetti una delle misure che trova spazio nella modifica del Tax Credit è lo stanziamento di ben 500mila euro l'anno da destinare a una super commissione di esperti che dovrà stabilire a chi andranno i fondi del ministero. Se tale commissione era stabilita dalla legge 220 del 2016 in un numero di 15 esperti, la Manovra 2024 modificando la normativa non prevede più alcun limite. Inoltre la legge prevedeva una collaborazione senza "compensi, gettoni, indennità comunque denominate, salvo il rimborso, delle spese documentate effettivamente sostenute", invece la nuova legge di bilancio introduce un compenso che secondo il nuovo comma 2bis prevede "indennità" di mandato fino a "una spesa nel limite di 500.000 euro annui". 

Ma andiamo a vedere tutte le modifiche introdotte da Sangiuliano. 

tax credit 2024

La recente manovra di bilancio ha introdotto una serie di modifiche significative alla legge (la numero 220 del 14 novembre 2016) che disciplina il cinema e l'audiovisivo. Come chiarito dal ministero della Cultura guidato da Gennaro Sangiuliano le modifiche mirano a "incentivare la produzione e la promozione di opere di qualità". Ma come? Sangiuliano lo aveva annunciato in un recente intervento in cui criticava come alcuni film prodotti anche grazie ai finanziamenti pubblici avessero ottenuto un bassisimo incasso al botteghino. Con la Manovra 2024 la ripartizione delle risorse del Fondo per il Cinema e l’Audiovisivo è stato modificato per permettere al Ministro della cultura di ripartire diversamente le risorse. In particolare viene stabilito un "credito di imposta" variabile: se per le opere cinematografiche l'aliquota standard è del 40%, possono essere previste aliquote diverse in base a vari criteri, come le dimensioni dell'impresa o determinati costi eleggibili.

Sarà un decreto del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro delle imprese e del made in Italy, a stabilire l'ammontare dei contributi alle imprese che vogliono produrre film in Italia, così come gli obblighi da rispettare e un tetto ai compensi.

Per evitare il far west del settore vengono introdotte multe fino a 50mila euro "per ciascuna certificazione infedele resa".

In particolare, si eliminano i film difficili realizzati con modeste risorse finanziarie dalle opere alle quali sono prioritariamente destinati i contributi pubblici. È stata anche istituita una Commissione di esperti per valutare la qualità artistica e culturale delle opere. Questa commissione "composta da esperti nominati dal Ministro tra personalità di comprovata qualificazione professionale nel settore" come detto assorbirà un budget di 500mila euro l'anno per valutare progetti e opere che potranno godere dei contributi pubblici.

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