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Domenica, 28 Aprile 2024
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Controlli Natale 2020: il weekend della tolleranza zero, cosa succede il 19 e 20 dicembre

Prima che scatti la zona rossa un milione di persone in viaggio per tornare a casa o dai parenti negli ultimi giorni di zona gialla. Occhi puntati da oggi sulle grandi stazioni ferroviarie, porti, aeroporti. Controlli a imbuto su strade e autostrade. Norme anti-assembramenti nei centri cittadini. Come mai si è arrivati a questa stretta?

In attesa del nuovo Dpcm con le restrizioni natalizie si guarda con una certa appresione al prossimo weekend. Un milione di persone circa potrebbero mettersi in viaggio secondo le stime più credibili per tornare a casa o dai parenti  in vista del Natale: è l’ultimo weekend giallo. Ieri la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha riunito il comitato nazionale per l’ordine pubblico. Un maxi-esodo prima che la Penisola viri verso il rosso.

Controlli 19-20 dicembre 2020: strade, autostrade, stazioni e aeroporti

Sono 70mila gli uomini delle forze dell'ordine che vigileranno sugli spostamenti, per evitare innanzitutto assembramenti dentro ma soprattutto fuori dai luoghi della movida: bar e ristoranti saranno presidiati da servizi mirati, alle 18 in punto saracinesca abbassata. Droni e telecamere in presa diretta serviranno a segnalare tempestivamente assembramenti mentre pattuglie a piedi dotate di megafono inviteranno le persone a distanziarsi nelle vie dello shopping. Ma gli occhi saranno puntati soprattutto su strade, autostrade, stazioni e aeroporti.

Nel corso del Comitato per l'ordine pubblico di ieri sera "sono state esaminate le misure da adottare nelle prossime festività per garantire la tutela dell`ordine pubblico e della sicurezza pubblica, anche con riguardo alla prevenzione della minaccia terroristica. In tale contesto, è stata richiamata l`attenzione sulla vigilanza di obiettivi sensibili". Inoltre "è stato previsto il rafforzamento della attività di controllo del territorio, anche in funzione di contrasto dei c.d. reati di strada, suscettibili di incremento in ragione della maggiore circolazione di persone e delle merci". In particolare "per la prevenzione dal rischio contagio, mirate attività di controllo interesseranno i locali pubblici e di intrattenimento, nonché le aree abitualmente ritrovo di giovani", mentre "in vista della intensificazione degli spostamenti, legata alla entrata in vigore, dal prossimo 21 dicembre, di ulteriori misure restrittive della mobilità del territorio nazionale, saranno poi pianificati specifici servizi sulla rete viaria stradale ed autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviarie, portuali ed aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico".

Il Viminale ha di fatto annunciato un’intensificazione massiccia dei controlli su tutta la rete stradale e autostradale per assicurare il rispetto delle norme anti contagio. Potenziati già in queste ore del 18 dicembre i presidi nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti. Occhio alle regole in auto. Chi intende muoversi in auto, dunque, dovrà prestare particolare anche alle regole sul trasporto delle persone a bordo, che impongono, se gli occupanti non sono conviventi, di lasciare libero il posto a fianco del guidatore. Attenti quindi prima di partire in auto. Nessun problema se a spostarsi è un nucleo familiare convivente, genitori e figli o coppie, ma se amici, colleghi, studenti, lavoratori, familiari non conviventi hanno intenzione di affrontare insieme un viaggio in una stessa macchina non potranno salire più di due passeggeri (oltre a chi guida) e con mascherina sempre indossata. Le multe sono salate.

Zona rossa: scartata l'opzione di anticipare la chiusura

Nelle scorse ore è stata doverosamene scartata l'opzione di anticipare la chiusura con un milione di persone pronte a partire e almeno 300 mila biglietti aerei venduti. Senza preavviso, non sarebbe stato proponibile. Occhi puntati da oggi sulle grandi stazioni ferroviarie del nord Italia, fino a domenica osservate speciali per evitare assembramenti. Ma è su strade e autostrade - secondo Repubblica - che si vedrà "l’imponente dispositivo di controlli coordinato dal Viminale, con posti di blocco a imbuto e negli autogrill per verificare che chi viaggia in auto rispetti la normativa anti Covid. La stima è che almeno il 70 per cento delle persone che si metteranno in viaggio lo farà in macchina".

Che cosa sono i controlli a imbuto? I controlli su strade e autostrade saranno predisposti non solo ai caselli o all’ingresso e all’uscita delle città ma “a imbuto”, cioè con posti di blocco che costringano le macchine a deviare in aree di servizio per essere sottoposte a controlli a tappeto e non più a campione. Da due giorni è in vigore l'ordinanza del presidente della Regione Siciliana che predispone l'obbligo di sottoporsi a tampone o mettersi in quarantena per chi fa rientro sull'isola per Natale e Capodanno. E' una vera e propria taskforce quella messa in campo dal governo regionale che ha predisposto controlli con tamponi rapidi e molecolari nei principali punti d'accesso in Sicilia. Aree covid sono state allestite infatti negli aeroporti di Palermo e Catania, e nei porti. Qui i viaggiatori che entrano nell'isola, che non sia siano sottoposti a un tampone molecolare nelle 48 ore precedenti il loro viaggio, potranno sottoporsi al test. In caso positivo scattano le procedure previste dal protocollo mentre in caso negativo si potrà fare rientro presso il proprio domicilio. In alternativa, si può andare anche presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l'obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di prevenzione dell'Asp. Chi non segue nessuna di queste procedure, come ultima ipotesi, ha l'obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni.

Probabili lunghe code ai check-in e ai gate anche negli aeroporti. L’invito delle compagnie ai viaggiatori è di presentarsi almeno due ore prima della partenza. Nei centri città invece molti sindaci hanno preso esempio da Leoluca Orlando a Palermo e hanno emanato ordinanze che vietano lo stazionamento nelle zone del centro: si potrà solo camminare, entrare nei negozi. L’istituzione di un senso unico pedonale, sperimentato con successo già nello scorso weekend alla galleria Vittorio Emanuele di Milano, servirà a governare i flussi nelle aree più a rischio assembramento.

Dpcm Natale 2020: come mai si è arrivati a questa stretta?

Come mai si è arrivati a questa stretta? La paura è che il ripetersi di assembramenti incontrollati da un capo all’altro dell’Italia faccia da volano a un nuovo aumento di casi di coronavirus: la curva dei contagi oggi come oggi non è più incoraggiante come lo era una settimana fa.  Nel frattempo si valutano proprio in queste ore ulteriori restrizioni per il periodo che va dalla viglia di Natale all’Epifania. Nuove misure appaiono scontate, ma i termini sui limiti sono ancora oggetto di negoziazione tra chi, all’interno dell’esecutivo, sostiene una linea più rigorista e chi invece è propenso a concedere delle deroghe, soprattutto in materia di mobilità e spostamenti all'interno delle regioni. Sono due le ipotesi principali: quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 3 gennaio e quella di un lockdown nazionale generalizzato dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021.

"Ci sarà un importante aumento dei controlli, ma le regole devono essere chiare, no a deroghe. Ancora vengono fermati irresponsabili che girano per strada pur essendo risultati positivi. Vedremo cosa sarà deciso per il 28-29-30 e l`epifania, ma nelle giornate clou delle feste il divieto sarà forte, dovrebbe esserci anche un divieto di circolazione all`interno del proprio comune. Si parla di governo spaccato sul nuovo Dpcm, ma è normale che ci si confronti": sono le parole di oggi del sottosegretario all'Interno Achille Variati (PD), intervenuto ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus.

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