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Sabato, 27 Aprile 2024
Il virus

Covid, la mini-ondata preoccupa i medici: "Nei pronto soccorso aumentano i pazienti"

Il segretario nazionale della Fp Cgil Medici: "Abbiamo sottovalutato questa ondata estiva". I numeri dei ricoveri sono in crescita, ma per ora in modo contenuto

Siamo nel pieno di una nuova mini-ondata di coronavirus. Nella settimana che si è appena conclusa sono state notificate in Italia 219.234 diagnosi, in deciso aumento rispetto alle 144.333 della settimana scorsa e ai 114.426 casi di quella precedente. Il risultato è che anche gli ospedalizzati sono tornati a crescere: stando ai numeri diffusi dal ministero della Salute i ricoverati con sintomi sono 4.398 laddove lo scorso 11 giugno erano 4.076. Anche il numero dei pazienti in terapia intensiva è tornato a crescere, benché in maniera contenuta: nei reparti di area critica ci sono oggi 199 pazienti contro i 183 di una settimana fa. Certo, l'aumento è ancora molto contenuto. Ma intanto il trend si è invertito e gli esperti temono che nei prossimi giorni la situazione possa peggiorare ulteriormente. Timore per la verità non proprio infodato visto e considerato il rialzo dei contagi. 

Ricoverati con sintomi-4

A lanciare l'allarme è in particolare il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi. "Stiamo registrando un nuovo, abbastanza travolgente, accesso nei pronto Soccorso di persone con Covid, anche giovani, che, per quanto non gravi, hanno bisogno di respirazione assistita, di semplice ossigeno, ma non gestibile a casa con la scarsarete che, nonostante la pandemia, abbiamo costruito, e questa situazione sta ricadendo nuovamente sugli ospedali" dice raggiunto dall'Adnkronos Salute.

"Secondo noi - sostiene Filippi - è stata sicuramente sottovalutata questa ondata estiva, perché in qualche modo si pensava che non  sarebbe arrivata invece sta arrivando e si sta anticipando uno scenario autunnale, in una situazione in cui i vaccini ancora un po' reggono, ma desta molta preoccupazione. E' un po' prematuro per dire se la situazione è allarmante in termini di sovraccarico dei servizi ospedalieri - afferma - ma l'impressione è questa: nei Pronto sta aumentando l'afflusso di pazienti in modo esponenziale".

Più ottimista Nino Cartabelotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto ai microfoni della trasmissione 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus. "La situazione è sotto controllo - spiega -, anche se la circolazione virale è aumentata così come è aumentato il dato dei tamponi. In ospedale ci sono stati piccoli movimenti. Comunque quando la circolazione virale aumenta seppur un modesto impatto sugli ospedali c'è. Dobbiamo abituarci a queste ondate più piccoli che però saranno frequenti con la nuova subvariante che è più contagiosa. Se questi aumenti ci sono nella stagione estiva è un conto, ma una circolazione di questo tipo ad autunno mi preoccuperebbe un po' di più perchè alla fine il virus finisce per comandare sempre lui".

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