rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
L'allerta

Covid, vaccinazione incompleta: il governo scrive alle Regioni per i richiami

"L'evoluzione del quadro epidemiologico - rileva il documento - mostra una aumentata circolazione del virus, con varianti caratterizzate da maggiore diffusività e minore gravità di espressione clinica"

"Una insufficiente adesione alla schedula vaccinale che delinea il rischio concreto di lasciare esposti allo sviluppo di malattia grave i soggetti più vulnerabili". Questo l'allarme lanciato dal Governo in una lettera inviata alle Regioni sul proseguimento della campagna vaccinale, firmata dal segretario generale del ministero della Salute Giovanni Leonardi e dal responsabile dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale, il generale Tommaso Petroni.

"Oltre a compromettere la salute dei singoli - si ammonisce - mette sistematicamente a rischio le strutture ospedaliere, impegnate, attualmente, nel recupero del trattamento delle patologie differite causa pandemia".

"L'evoluzione del quadro epidemiologico - rileva il documento - mostra una aumentata circolazione del virus, con varianti caratterizzate da maggiore diffusività e minore gravità di espressione clinica. In Italia, in particolare, l'infezione impatta su una popolazione quasi completamente vaccinata tutelata da una risposta anticorpale che protegge comunque rispetto allo sviluppo della malattia grave, come testimoniato dall'andamento dei ricoveri ospedalieri per covid". In questo contesto, ribadisce la lettera, "acclarata la capacità dei richiami vaccinali di aumentare significativamente la protezione immunitaria, si sollecitano le Regioni e province autonome a: rafforzare con immediatezza le campagne di informazione pubblica sulla utilita' delle dosi aggiuntive, declinate per fasce di popolazioni a rischio; coinvolgere direttamente e senza indugi i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta nella campagna vaccinale; rafforzare da subito il sistema della 'chiamata attiva' dei singoli cittadini interessati alla somministrazione". 

Il bollettino Covid di oggi 17 maggio 2022: 44.489 casi e 148 morti 

Un richiamo a non abbassare la guardia arriva da Guido Rasi, responsabile scientifico Consulcesi ed ex direttore esecutivo dell'Agenzia europea del farmaco Ema. "È questo il momento di sequenziare in maniera massiccia. Capire se il plateau di casi è la coda di Omicron 2 oppure l'inizio di Omicron 4 e 5. Abbiamo davanti due settimane in cui ci giochiamo l'autunno quindi occorre capire la situazione che viviamo e anche cosa fare. È vero che molte cose le decide il virus ma altre noi: se l'attuale variante Omicron 2 è molto diffusiva ma meno aggressiva e si comporta in un certo modo con la popolazione vaccinale, dobbiamo sapere al più presto se Omicron 4 e 5 superano l'immunità vaccinale. Quindi vanno sequenziate nella popolazione al più presto". Nell'ultima flash survey dell'Istituto superiore di sanità (Iss), si evidenziava la presenza di alcuni casi delle sottovarianti BA.4 (0,5%) e BA.5 (0,4%). "Io mi aspetto che potremmo non avere la protezione dall'infezione - ammonisce Rasi - ma non è detto che non saremo protetti dall'immunità cellulare. Ma va verificato quanto prima", conclude Rasi.

efficacia vaccini-7

Covid: entro settembre il via libera ai vaccini anti varianti 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid, vaccinazione incompleta: il governo scrive alle Regioni per i richiami

Today è in caricamento