rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Lavoro e maternità / Perugia

“Capo, mi spiace, sono incinta” e lui si congratula: “Evviva”

Un imprenditore perugino ha raccontato sui social di come ha reagito alla notizia della maternità di una sua dipendente in un post che è diventato immediatamente virale

La dipendente annuncia al datore di lavoro di essere incinta e lui fa la cosa più normale che si possa fare: si rallegra con la ragazza. Un comportamento che fa notizia perché sembrerebbe che non sia proprio così che la prendono altri datori di lavoro.

Alberto Guarducci, imprenditore nel settore alberghiero e attento conoscitore e utilizzatore dei social, ha pubblicato un post in cui racconta quanto avvenuto al lavoro: “Oggi è il suo ultimo turno prima di andare in maternità. Ha lavorato con entusiasmo fino all'ultimo turno, che ha voluto festeggiare con i colleghi con pasticcini vari (boni!) - si legge - Dopo qualche mese dalla sua assunzione, a tempo indeterminato, mi chiese un appuntamento privato, visibilmente imbarazzata e preoccupata. Le chiesi: ‘che succede, sei agitata?’. ‘Alberto, mi dispiace ma aspetto un figlio’. ‘Ma che ti dispiace, evviva’. Faccio io e lei rimane bella scioccata dalla mia reazione, molto sorpresa e molto anche rilassata, come se avesse risolto un gran problema”.

Nel post Guarducci spiega anche la sua reazione: “Sono padre di due ragazze e vorrei tanto che nella loro vita lavorativa incontrassero un datore di lavoro che festeggia alla notizia di una loro maternità. Di questi tempi è bello sapere che a ventisei anni si scelga ancora di progettare il futuro”.

Quanto alla futura mamma nel post si dice ancora: “Non ti preoccupare, qui al lavoro troveremo le soluzioni e ti aspettiamo mamma”.

Perché nessun Superbonus o Family day può riempire le culle

Ora, in un Paese dove la maternità è tutelata con leggi specifiche all’interno del mondo del lavoro, la reazione di Guarducci deve fare notizia? “In questi giorni ci ho pensato: una reazione naturale, istintiva, che viene vista come anomala – prosegue Guarducci nel post - Ma io l’ho avuta non perché sono ‘bravo, buono e bello’, semplicemente perché se tutti smettiamo di fare figli chi ci viene in vacanza da me?”.

E a Perugia Today chiarisce meglio il concetto: “Ci sono i contratti di lavoro che tutelano assolutamente le donne che entrano in maternità. I datori di lavoro che mobbizzano le dipendenti che restano incinta sono imprenditori che con ogni probabilità disattendono tutta una altra serie di regole. Imprenditori nei quali non mi riconosco per nulla – ci racconta Guarducci - La gran parte di noi sta alle regole, io ci sto anche con il disincanto di chi pensa che nella vita può capitare di peggio di una dipendente che va in maternità. Io mi comporto come la stragrande maggioranza degli imprenditori e di cui si dovrebbe parlare al posto di chi si comporta in maniera negativa”.

Continua a leggere su Today.it 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Capo, mi spiace, sono incinta” e lui si congratula: “Evviva”

Today è in caricamento