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Domenica, 28 Aprile 2024
L'emergenza

In nove mesi arrivati quasi 130 mila migranti, Piantedosi: "Espulsioni? Lo chiede l'Europa"

Il ministro dell'Interno rivendica la linea del massimo rigore. L'ipotesi del blocco navale e i piani del governo Meloni

Torna a parlare di blocco navale per fermare l'immigrazione clandestina e ribadisce l'intenzione di aumentare le espulsioni. Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervistato da Ping Pong su Radio Uno Rai, torna sul tema migranti rivendicando la linea del massimo rigore. 

Piantedosi parla di quanto fatto e di quello che si farà, anche alla luce delle decisioni prese nel corso dell'ultimo Consiglio dei ministri all'indomani della visita della premier Giorgia Meloni a Lampedusa

"Il blocco navale - spiega Piantedosi - potrebbe realizzarsi solo in accordo con i Paesi interessati. Che poi era quanto prevedeva in origine la missione Sophia, che si era fermata a uno step intermedio, quello del soccorso in mare, che aveva finito con il funzionare da pull factor con ben 44mila migranti soccorsi".

Lampedusa - Arrivati sull'isola 190 migranti provenienti dal Ghana su una barca della Guardia Costiera LaPresse 5

Quanto alla decisione di portare il termine di permanenza dei migranti nei centri di trattenimento, il titolare del Viminale ricorda che la "norma è contenuta all'interno di una cornice europea, che prevede la possibilità del trattenimento fino a 18 mesi delle persone che vengono destinate all'espulsione, quindi nulla di particolarmente complicato dal punto di vista del rispetto delle persone. Poi certo è evidente che la norma da sola non potrà bastare ma sarà accompagnata da un piano. Servono nuove strutture e in questo senso è importante poter contare sull'aiuto del Genio militare. Vogliamo almeno un Cpr in ogni regione: oggi ce ne sono 10, di cui uno inattivo perché in manutenzione".

Per Piantedosi è necessario "garantire in termini di risultati un maggior numero di espulsioni, ce lo chiede l'Europa, è una raccomandazione che ci viene fatta da tempo". 

Lampedusa - Arrivati sull'isola 190 migranti provenienti dal Ghana su una barca della Guardia Costiera LaPresse 3

Il netto aumento degli arrivi di migranti nel corso del 2023 - 129.869 dal 1° gennaio a ieri 18 settembre rispetto ai 68.195 dello stesso periodo del 2022 - porta a interrogarsi sul perché di questo boom. Nei giorni scorsi il vicepremier Salvini ha parlato di una "regia". Oggi Piantedosi smorza i toni, senza sconfessare il suo predecessore. "Una regia dietro gli sbarchi? Io non ho prove, se Salvini lo ha detto le sue supposizioni avranno sicuramente qualche fondamento. Lui da leader politico può dirlo, io da ministro dell'Interno deve avere prove concrete", sottolinea. Piantedosi e Salvini - Foto Mauro Scrobogna LaPresseLa situazione in Sicilia continua a essere tesa. A Lampedusa ci sono stati nuovi sbarchi di migranti: circa trecento le persone arrivate sulla più grande delle isole Pelagie nella notte tra 18 e 19 settembre. Al momento all'interno dell'hotspot di contrada Imbriacola, gestito dalla Croce rossa italiana, sono ospitati circa duemila migranti ma in mattinata 450 di loro lasceranno l'isola con un trasferimento in nave, e altri 180 in aereo. 

Non migliore la situazione a Porto Empedocle (Agrigento), dove ci sono state tensioni (ora superate). Il sindaco Calogero Martello reclama attenzioni e interventi: "Siamo arrivati alla condizione di ospitare duemila migranti in una struttura concepita solo per il transito e per non più di 250 persone. Abbiamo assistito a condizioni disumane, inaccettabili: niente cibo o acqua e sotto il sole, con donne e bimbi che si sono sentiti male e con liti e tensioni per un pezzo di pane. Duecento-trecento persone sono scappate per cercare cibo e acqua. La presidente Meloni dovrebbe venire anche a Porto Empedocle quale secondo porto di approdo. Siamo pronti - avverte - a fare come Lampedusa se dovessero ripresentarsi condizioni di emergenza: Porto Empedocle, città dell'accoglienza, farà le barricate. Qui devono rimanere 24 ore, 48 al massimo e non stare anche quattro giorni sotto il sole".

Il primo effetto sortito è stata la telefonata al sindaco da parte proprio di Piantedosi. Ha rassicurato il sindaco in merito alla conclusione dei lavori per la creazione, nell'area finale del porto, dell'hotspot. Un centro che sarà raggiungibile, lungo vie interne, dai migranti trasferiti da Lampedusa, che non verranno visti dalla popolazione.  

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