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Venerdì, 26 Aprile 2024
Voglia di normalità

Il pass per gli spostamenti tra regioni in zona arancione e rossa con un certificato medico

Le ipotesi allo studio sullo strumento annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi per spostarsi tra territori. È probabile che il governo adotti una soluzione transitoria

Non ci sarà prima di domani la riunione del Comitato tecnico scientifico nella quale gli esperti dovrebbero esprimere un parere sul pass annunciato dal governo per gli spostamenti anche nelle regioni arancioni e rosse. L'incontro non è ancora stato fissato ma è probabile che si terrà martedì 20 aprile. Sul tavolo degli esperti dovrebbe esserci anche il protocollo delle riaperture messo a punto dalle regioni, mentre al momento non è stato chiesto un parere sulla ripresa della scuola in presenza.

Gli spostamenti tra regioni diverse con il pass

Da lunedì 26 aprile sarà possibile spostarsi liberamente tra le regioni in fascia gialla senza presentare un'autocertificazione, mentre una data sugli spostamenti tra i territori in zona arancione e rossa deve essere ancora stabilita (probabilmente sarà possibile spostarsi ai primi giorni di maggio). Per spostarsi tra le regioni che si trovano nelle fasce di rischio covid più elevate sarà necessario il "pass" annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Tempistiche e modalità di questa nuova misura sono ancora in fase di definizione, ma sappiamo già oggi che il documento dovrà contenere almeno una delle seguenti informazioni:

  • l'indicazione di aver fatto il vaccino contro Covid-19;
  • un certificato medico che attesti di essere guariti dal Covid-19;
  • l'indicazione di aver fatto un tampone antigenico o molecolare con esito negativo nelle 48 ore precedenti allo spostamento.

Chi ottiene il pass ha la possibilità di spostarsi liberamente nel territorio nazionale e accedere a determinati eventi (culturali e sportivi) riservati ai soggetti muniti del documento. Considerando che il 26 aprile è molto vicino, è probabile che il governo adotti una soluzione transitoria in sostituzione del pass, fino a quando non sarà operativa tutta la macchina che provvederà a fornire l'attestazione sul modello del "green pass" europeo (un'app con un codire Qr) che Bruxelles intende attivare dall'estate.

L'ipotesi del certificato medico

Il governo sta studiando diverse ipotesi sulla forma che dovrà avere questo lasciapassare, almeno in una fase iniziale. Si pensa di consentire gli spostamenti tra regioni che si trovano in zona arancione o rossa a chi presenta un certificato medico della Asl o un'autocertificazione che attesti i requisiti richiesti (vaccino, guarigione o tampone negativo). Un'altra ipotesi prevede il ricorso alla tessera sanitaria in possesso di ogni cittadino, sulla quale verrebbero caricati i dati richiesti. Si valuta anche l'ipotesi di una card digitale, ma in questo caso i tempi si allungherebbero.

Non è da scartare un possibile utilizzo dell'app IO, già attivata da circa 10 milioni di italiani per usufruire del cashback, mentre nei giorni scorsi il ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, nel corso di un'audizione alla Commissione Trasporti della Camera, ha lanciato l'idea di testare l'app Immuni per digitalizzare il documento che potrebbe permettere a chi è vaccinato, ha un test negativo o è guarito dal covid di accedere a luoghi e servizi liberamente e spostarsi da un Paese all'altro. Il "passaporto vaccinale" europeo, invece, dovrebbe arrivare a giugno, ma potrebbe servire a ben poco, come abbiamo spiegato qui.

Il pass per gli spostamenti tra regioni è una scelta politica, non scientifica

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