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Sabato, 27 Aprile 2024
Muro contro muro

Sciopero 17 novembre 2023, Salvini precetta: cosa succederà in concreto

Si è concluso con un muro contro muro l'atteso incontro con le parti sociali di oggi pomeriggio: i sindacati confermano lo sciopero generale, il ministero punta sulla precettazione

Se l'obiettivo era conciliare e scongiurare, con la concertazione, lo sciopero generale del prossimo venerdì 17 novembre, l'intento è miseramente fallito. L'incontro tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e le parti sindacali di oggi, martedì 14 novembre, si è concluso con un nulla di fatto. 

Le parole del segretario Uil Ronzulli non lasciano spazio a interpretazioni, del resto: "È stata una riunione breve, il ministro Salvini non ha fatto alcuna apertura e ha confermato la sua posizione, e noi abbiamo confermato la nostra: andremo avanti nel nostro percorso di sciopero. Partirà la precettazione, e nel giro di qualche ora Salvini ci farà pervenire l'ordinanza, ma noi confermiamo lo sciopero".

"Confermiamo le ragioni dello sciopero e soprattutto la sua natura di sciopero generale che abbiamo proclamato. Crediamo che le motivazioni restino in tutta la loro rilevanza". Ragioni che, però, "non sembrano altrettanto oggetto di discussione. Credo, invece, che questo sia il tema principale da mettere al centro dell'agenda politica del Paese", rincara la dose la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli.

Né il leader della Cgil, Maurizo Landini, né quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri hanno partecipato all'incontro convocato da Salvini e tra le due parti le distanze sembrano più grandi che mai.

Il ministero punta sulla precettazione

Il ministero punta sulla precettazione e fa sapere che passerà alla riduzione delle ore di sciopero: "A breve, e certamente entro la mezzanotte, il Mit invierà la lettera formale per la riduzione dello sciopero del servizio di trasporto pubblico previsto venerdì 17 novembre a sole 4 ore, a eccezione di quello aereo su cui i sindacati avevano già annunciato un ripensamento dopo le osservazioni del Garante", comunicano dal ministero dei Trasporti in una nota ufficiale. L'obiettivo del governo è quello di limitare lo sciopero nella fascia oraria che va dalle ore 9 alle ore 12, istanza su cui i sindacati sono in completo disaccordo. Una misura che si basa anche sul parere del Garante che si è espresso sulla legittimità dello sciopero generale promosso da Cgil e Uil con parere negativo

La precettazione è un provvedimento amministrativo straordinario con cui la competente autorità impone il termine di uno sciopero. Nella nostra Costituzione, il diritto di sciopero è ovviamente fondamentale, ma il provvedimento può essere firmato dal presidente del Consiglio o dai suoi ministri quando esiste "il fondato pericolo di pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente garantiti derivante dall’interruzione o dall’alterazione del funzionamento del servizio". In caso di sciopero, si rischiano, in questo caso, multe salate sia per i lavoratori, sia per le sigle sindacali.

E sulla paventata misura è secco il commento di Maurizio Landini: "La precettazione è un atto politico gravissimo. Non c'è alcuna ragione oggettiva né di urgenza che motiva questo intervento ed è un esplicito attacco al diritto di sciopero, che non è un diritto del sindacato ma delle singole persone che lavorano. Confermiamo che lo sciopero ci sarà" ha dichiarato il leader della Cgil.

I sindacati hanno al momento quindi confermato lo sciopero. Cosa accadrà nel concreto si saprà di più dopo la conferenza stampa che Cgil e Uil hanno convocato per il pomeriggio di domani, mercoledì 15 novembre, anche alla luce delle contromosse formali del governo. Per ora le due sigle hanno confermato lo sciopero generale, quindi gli eventuali disagi per i cittadini restano tutti sul tavolo.

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